Scuola

«Stem Mission» compiuta: al Cfp Zanardelli oltre 1.400 bambini

Grande adesione ai laboratori aperti alla città e dedicati a materie scientifiche
Taglio del nastro per la Stem Mission al Cfp Zanardelli © www.giornaledibrescia.it
Taglio del nastro per la Stem Mission al Cfp Zanardelli © www.giornaledibrescia.it
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Sperimentare, giocare e imparare. È un successo l’edizione di «Stem Mission» organizzata nella sede cittadina del Cfp Zanardelli. Un intero pomeriggio dedicato alle materie «stem», e quindi a scienze, tecnologia, ingegneria e matematica: una trentina di laboratori ai quali hanno partecipato circa 1.400 bambini e ragazzi.

«Siamo contenti di accogliere giovani e famiglie – ha detto in apertura il presidente del Cfp Aristide Peli –. La nostra è una scuola del fare, qui si insegnano cose concrete». Da una parte i colori, le costruzioni, la colla, le forbici e tanta fantasia, dall’altra la programmazione, i robot e i rompicapi matematici: «Nel laboratorio “Smanettoni all’opera” – racconta Melissa Aicardi, dello Stem Lab del Cfp – abbiamo giocato con le forze e i materiali di riciclo. I ragazzi hanno costruito una pista verticale per biglie e sperimentato la forza di gravità. Li abbiamo messi alla prova anche sul concetto di equilibrio: hanno dovuto mettere più oggetti possibili su una pallina da tennis. È stato il loro primo approccio alla fisica».

Taglio del nastro per la Stem Mission al Cfp Zanardelli © www.giornaledibrescia.it
Taglio del nastro per la Stem Mission al Cfp Zanardelli © www.giornaledibrescia.it

Non solo fisica, ma anche chimica grazie ad uno dei fenomeni naturali più amati dai bambini: «Hanno scoperto come si crea l’arcobaleno – ha spiegato Silvia Bonometti, educatrice dello Stem Lab –. Hanno utilizzato provette piene di colori per invitarli a sperimentare. Siamo ricorsi all’accoppiata vincente fra scienza e arte». Senza dimenticare la scoperta del mondo che ci circonda grazie al laboratorio «Che aria tira?»: «Siamo andati alla scoperta di quella che abbiamo definito una forza invisibile: l’aria – ha spiegato il docente del Cfp Gabriele Rosa –. Abbiamo proposto una decina di giochi che altro non sono che esperimenti per spiegare delle situazioni che possono sembrare incredibili e che invece non sono altro che reazioni della natura che ci circonda».

Per tutto il pomeriggio, divisi in turni, bambini e famiglie (che avevano prenotato nei giorni scorsi) si sono mossi liberamente attraverso i corridoi della scuola bresciana: come ha osservato l’assessora Anna Frattini, presente all’inaugurazione dei lavori, «è importante sapere cosa succede all’interno delle scuole. Il fatto che la comunità venga invitata a conoscere gli Istituti è una cosa molto bella e utile».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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