Scuola, le linee guida per il ritorno in classe per la fascia 0-6
A settembre con il ritorno in presenza nelle scuole per i più piccoli niente mascherine, lo confermano le linee guida pubblicate oggi sul sito del ministero dell'Istruzione, mentre per tutti gli altri studenti la decisione, come ribadito dalla ministra Lucia Azzolina, dipenderà dai dati epidemiologici sulla base dei quali deciderà il ministero della Salute. E proprio per ottenere un posto nella scuola dell'infanzia e primaria sono state 76mila le domande di partecipazione al concorso ordinario e più di 430mila quelle per le medie e gli istituti secondari.
Una domanda di partecipazione «molto alta» come evidenzato da Azzolina visto che «da troppo tempo i concorsi si svolgono a singhiozzo», mentre «in un Paese normale», secondo la ministra, al massimo si devono svolgere «ogni due anni». Considerando infanzia, primaria e scuole secondarie, i posti a disposizione dei candidati sono complessivamente 78mila. L'insegnamento, per Azzolina, deve tornare ad essere «una professione attrattiva e rispettata» e per farlo indica una strada: pagare di più gli insegnanti italiani e creare «percorsi certi» per arrivare alla cattedra con l'obiettivo di avvicinare anche gli uomini all'insegnamento nella scuola primaria e dell'infanzia visto che sulle 76.757 domande, per 12.863 posti, ben il 96% dei candidati sono donne con il 41,5% tra 41 e i 50 anni e il 12,2% con più di 50 anni. Un aumento della presenza di uomini viene invece registrata tra i candidati al concorso per le medie e le secondarie, anche se la presenza femminile rimane schiacciante: su 430.585 domande il 64% sono state presentate da donne e il 36% uomini per 33mila posti a bando. In vista di settembre rimane ancora insoluto il problema degli spazi, come ammesso dalla ministra, anche se ha puntualizzato: è «minore rispetto a luglio» . Azzolina ha però assicurato l'arrivo di altri fondi per prendere in affitto locali per le scuole che ne avessero necessità, mentre l'organico lo metterà il ministero dell'Istruzione, più persona docente e non docente.«Il decreto dovrebbe essere fatto questa settimana» ha ricordato Azzolina ribadendo per l'ennesima volta che tutti gli studenti torneranno in classe il 14 settembre, mentre al primo settembre «riporteremo tutti gli studenti e le studentesse che hanno bisogno di recuperare o approfondire rispetto all'anno appena concluso».
#COVID19 has led to the largest education disruption ever.
— António Guterres (@antonioguterres) August 4, 2020
Once local transmission is under control, getting students back into schools as safely as possible must be a priority.
Consultation with parents, care givers, teachers & youth is essential. https://t.co/fD4nwEkqUg
E ad avvertire del pericolo che si corre con le scuole chiuse, oggi è stato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. In un video messaggio pubblicato sul suo account twitter ha parlato del rischio di una «catastrofe generazionale» ricordando che le scuole sono state chiuse ad oltre un miliardo di studenti in 160 Paesi e oltre 40 milioni di bambini hanno perso la possibilità di frequentare materna e asilo. Prima della pandemia, ha ricordato Guterres, c'erano già «250 milioni di bambini che non potevano andare a scuola e nei paesi in via di sviluppo soltanto un quarto degli studenti delle scuole secondarie avevano accesso ad un'istruzione di base».
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