Scuola, ancora cattedre scoperte: la situazione nel Bresciano
Mancano meno di tre settimane all’avvio del nuovo anno scolastico, e si riapre la partita delle cattedre ancora scoperte e delle supplenze dei docenti. Con l’ormai annoso interrogativo: sarà possibile avere tutti gli insegnanti in cattedra il primo giorno delle lezioni, fissato per il 12 settembre per i vari ordini e gradi di scuola, con eccezione della scuola d’infanzia che inizia lunedì 5?
Con qualche rallentamento e qualche intoppo, forse, ma alla fine l’obiettivo dovrebbe essere centrato. La presentazione delle domande sulla piattaforma Istanza online per l’attribuzione degli incarichi a tempo determinato (fino al 30 giugno o 31 agosto 2023) da parte degli aspiranti iscritti nelle Gae (graduatorie ad esaurimento) e/o nelle Gps (graduatorie provinciali per le supplenze) è scaduta infatti il 16 agosto e ora si dovrebbe entrare nella fase successiva, ossia le nomine vere e proprie.
Il calendario ad oggi non è ancora stato stilato, in quanto è necessario prima avere il quadro completo di tutte le disponibilità, al netto delle avvenute assunzioni in ruolo (tuttora in corso), delle segnalazioni comunicate dalle singole scuole, della situazione complessiva degli organici di fatto e degli organici di diritto. Siamo, è vero, «un po’ indietro» sulla tabella di marcia, poiché non è al momento pervenuto il report dall’Ufficio scolastico regionale, che rende conto della situazione effettiva dei posti disponibili e che è atteso da un giorno all’altro. «Non sappiamo ancora bene quante immissioni in ruolo siano state effettuate e quante rinunce rilevate» ammette il dirigente dell’Ust, Giuseppe Bonelli.I numeri
La situazione è (come sempre quando si tratta della scuola) complessa, ma - possiamo dirlo in questo caso - niente affatto drammatica. Intanto, sebbene i dati non siano ancora alla portata, la provincia bresciana rispecchia sostanzialmente, in scala, quello che è lo scenario nazionale. Sappiamo che, complessivamente, in Italia siederanno quest’anno ai banchi di scuola 7,1 milioni di studenti, oltre 100mila in meno rispetto al 2021 per effetto del calo delle nascite.
La popolazione scolastica bresciana era lo scorso anno di quasi 152mila alunni, che saranno con tutta probabilità in diminuzione; non calerà invece il numero dei docenti, il che dovrebbe in generale comportare classi meno numerose. I prof e maestri in forza saranno 850mila a livello nazionale, inclusi circa 150mila supplenti, nonostante le varie procedure di assunzione; secondo le stime si coprirà al massimo il 50/60% delle cattedre con personale a tempo indeterminato, in linea con gli anni precedenti. Numeri che vanno, a spanne, riverberati sul territorio, dove nell’anno 2021-2022 si contavano all’incirca 15mila dotazioni organiche del personale docente nelle scuole statali.
I tempi
«Stiamo attendendo ratifica dei posti di organico - conferma Luisa Treccani, segretaria provinciale Cisl Scuola -. Se la notizia arriva in tempi rapidi, entro il 31 agosto si dovrebbe cominciare con le nomine del personale Ata (Amministrativo, tecnico e ausiliario), dopodiché si procederà con le nomine in ruolo degli specializzati in sostegno come da Decreto sostegni bis. Ai primi di settembre partiremo con gli incarichi annuali per la scuola d’infanzia, in modo da avere gli insegnanti nelle sezioni lunedì 5, per poi operare su tutti gli altri ordini di scuola e concludere le operazioni entro l’inizio dell’anno».
Il cronoprogramma reggerà se non interverranno alcune variabili da tenere monitorate, tra cui il numero di rinunce che, se elevato come l’anno scorso, creerebbe senz’altro problemi e che, tuttavia, dovrebbe essere tenuto sotto controllo dalle nuove sanzioni introdotte dal Ministero. «A giorni avremo la rendicontazione completa e per il 12 settembre essere a regime - riferisce a sua volta Gregorio Musumeci, vice coordinatore della Gilda degli insegnanti Brescia -. Tanto più che oggi (ieri, ndr), dopo che era pervenuto un migliaio di reclami, l’Ust ha rettificato le graduatorie provinciali».
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