Ritorno a scuola, senza limiti Covid, per quasi 140mila studenti bresciani
Torna a suonare la campanella questa mattina per quasi 140mila ragazzi delle scuole bresciane di vario ordine e grado, più altri 11.500 bimbi delle scuole d’infanzia che hanno ripreso lunedì 5 settembre.
Una popolazione scolastica, in totale, di circa 150mila studenti, cui s’affiancano 15mila insegnanti delle scuole statali e 12mila delle paritarie, che da oggi (e fino all’8 giugno 2023) riprendono le lezioni in un clima che si preannuncia di maggiore serenità e, sostanzialmente, di un ritorno alla normalità rispetto ai due anni precedenti contrassegnati dalla pandemia.
Covid
Intanto, sono cadute le restrizioni legate allo stato d’emergenza, ovvero l’obbligo di distanziamento e di indossare la mascherina (l’uso della Ffp2, però, resta per i soggetti fragili, che sono a rischio di sviluppare forme severe di Covid); vengono meno anche per docenti, amministrativi e Ata le linee guida che lo scorso anno avevano determinato un allontanamento dalla scuola se non immunizzati. Rientrano, in pratica, e dopo le molte polemiche che le sanzioni avevano generato, i prof «no-vax» sospesi in quanto non vaccinati. Anche se, è bene ricordarlo, la situazione continuerà ad essere monitorata, tanto che l’Ufficio scolastico territoriale mantiene aperto il relativo tavolo con Ats, così come resta nelle scuole la figura del referente covid, che tra l’altro dovrà occuparsi della gestione dei casi positivi. Inoltre, a seconda dell’evoluzione del quadro epidemiologico, saranno fissate norme specifiche per le quarantene e il rientro in classe.
Docenti
Una buona notizia è che questa volta si parte, a settembre, con una situazione meno critica per quanto riguarda la copertura degli organici. Sono stati, infatti, immessi in ruolo alla fine di agosto circa 340 docenti «dell’articolo 59», che hanno cioè superato l’ultimo concorso straordinario. La scorsa settimana si sono poi svolte le chiamate per le nomine da Gps (Graduatorie provinciali supplenze), con 3.600 posti disponibili per incarichi a tempo determinato, fra cattedre e spezzoni orario, sul sostegno e su tutte le discipline. Alla fine della tornata di convocazioni risultano, al netto di qualche errore formale nelle assegnazioni per una trentina di casi (che comunque sono già stati risolti o in via di sistemazione) e di una percentuale fisiologica di rinunce, 170-180 posti al massimo ancora scoperti (un numero decisamente inferiore in confronto ad anni precedenti), che saranno rimessi in gioco a partire da lunedì 19 settembre mediante lo scorrimento delle graduatorie.
Insomma, oggi i ragazzi avranno quasi tutti se non tutti i loro maestri e professori in cattedra. Una bella novità è rappresentata, per i bambini delle classi quinte elementari, dall’arrivo dell’insegnante titolare delle scienze motorie. Anche sul versante del trasporto pubblico (da oggi è peraltro in vigore l’orario invernale), non vengono più adottate regole speciali, fermo restando l’impegno da parte dell’Agenzia del Tpl a garantire una dotazione di mezzi sufficiente per non creare assembramenti.
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