Scuola

Polizia Postale in cattedra, una bussola nel web

Gli agenti della sezione di Brescia negli istituti superiori nell'ambito di un progetto nazionale di formazione e prevenzione sviluppato in collaborazione con YouTube e Google. Ai ragazzi spiegano cosa si può fare e cosa no in Internet, per evitare guai e spiacevoli incontri.
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"Non perdere la bussola". Si intitola così il progetto di formazione e prevenzione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha avviato in collaborazione con YouTube e Google Italia e il ministero dell'Istruzione per fare dei ragazzi che frequentano le superiori (dai 13 ai 18 anni), tra gli utenti più assidui di Internet, dei cyber-navigatori consapevoli. Tanto delle potenzialità quanto dei rischi che uno strumento formidabile quale il web rende ugualmente a portata di mouse. In altre parole, i poliziotti, docenti in divisa, offrono ai ragazzi una "bussola" per capire che violare il diritto d'autore scaricando film o mp3 non è uno scherzo ma un reato. E ugualmente che il divulgare i propri dati on line, magari col filmato girato in casa o le foto del compleanno, può portare a conseguenze non sempre auspicabili. Senza demonizzare Internet, anzi. Ma fornendo strumenti legali e pratici per vivere al meglio un'avventura che, per la "generazione digitale", è cosa di tutti i giorni.

Per una navigazione sicura

Per questo i cyber-investigatori della Sezione di Polizia Postale di Brescia, ai quali spesso famiglie e istituti scolastici si rivolgono davanti a problematiche talvolta ancora nuove, hanno avviato di concerto con il Dipartimento del Ministero dell'interno, un programma di lezioni nelle scuole superiori della nostra provincia. I poliziotti, invece che nei loro uffici di via Alessandro Volta, per due o tre mattinate a settimana salgono in cattedra. Nel senso vero della parola. E ai ragazzi illustrano - con video e slides appositamente creati dalla Polizia delle Comunicazioni assieme agli esperti di YouTube e Google, oltre che con la loro competenza professionale - cosa fare e cosa evitare durante la navigazione. Veri e propri mini-workshop della durata di un paio d'ore nel corso dei quali viene fornito un vademecum per la navigazione sicura. Gli studenti - e con loro i docenti - scoprono così come è possibile proteggere i propri dati personali, come comportarsi in rete, come sia meglio diffidare di certi contatti. Ma pure come sia importante usare un linguaggio adeguato in chat, forum, blog e via dicendo. E dunque non offendere altri utenti - reato di ingiuria o diffamazione a seconda dei casi a tutti gli effetti - o non rendersi autori di episodi di bullismo via Internet. Anche perché, la rete è sottoposta ad un monitoraggio continuo e la possibilità di essere individuati è molto facile: in quel caso la responsabilità penale e il conseguente risarcimento dei danni eventualmente arrecati a terzi sono ineludibili. È il caso, tutt'altro che infrequente, di chi molesta altri utenti o si rende responsabile di una sostituzione di persona, utilizzando l'account di un compagno o creandone uno che ne ricalca fittiziamente l'identità: banali scherzi magari nella volontà degli autori, ma che possono - nel mare della Rete - sfuggire al controllo e portare a conseguenze pesanti.

Prevenire è meglio che curare

"Molti ragazzi - spiega l'isp. Davide Costa che guida il pool di cyber-investigatori della Polpost di Brescia - spesso compiono inconsapevolmente dei reati a tutti gli effetti. E sempre più spesso capita che adolescenti vengano sentiti nei nostri uffici". Dal video girato col cellulare che finisce on line al gruppo creato per prendere in giro un prof. Fino agli incontri sgraditi in chat con malintenzionati di varia risma. "Internet - ribadisce l'isp. Costa - non va demonizzato, solo bisogna imparare a discernere i contenuti e rispettare gli altri, come nella vita di tutti i giorni".

Le scuole che volessero aderire al progetto - come già hanno fatto una quindicina di istituti bresciani - e usufruire così dell'opportunità di seguire una lezione della Polpost devono inviare richiesta a polizia.comunicazioneinterno.it. Ma è possibile farsi un'idea della proposta e acquisire utili consigli anche digitando "Non perdere la bussola" in YouTube.

Gianluca Gallinari

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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