Scuola

Petizione online dei maturandi: «Abolite l’esame di Stato 2020»

Il movimento «No maturità» fa proseliti sui social e smentisce anche la ministra Lucia Azzolina
Maturandi scesi in piazza per chiedere l'annullamento dell'esame di Stato 2020 - Foto Ansa/Riccardo Antimiani
Maturandi scesi in piazza per chiedere l'annullamento dell'esame di Stato 2020 - Foto Ansa/Riccardo Antimiani
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Un Sessantotto virtuale. Ai tempi del Covid gli studenti si riversano nelle piazze online, lì dove gli assembramenti sono concessi e voluti. Lo fanno per chiedere al Governo di abolire l’esame di Stato, il nodo che tiene legati 50 mila ragazzi italiani sui principali social network. Verso la fine di aprile è nato il movimento «No maturità», partito da un gruppo di studenti veronesi convinti che svolgere l’esame in questo periodo di pandemia sia irrispettoso verso i maturandi - spesso provati da lutti familiari e da stress psicologico, oltre che svantaggiati dalla didattica a distanza - e verso la salute pubblica, con l’alto rischio di contagio della prova orale in presenza.

La richiesta è di annullare l’esame e valutare gli studenti di quinta facendo la media moltiplicata per dieci degli ultimi tre anni. A tal fine è stata lanciata una petizione e in poche settimane la pagina Instagram del gruppo ha raggiunto i 48 mila follower, mentre il gruppo Telegram è arrivato a 4.000. Tanti ragazzi hanno contattato la nostra redazione per far sentire la loro voce: «Restiamo comunque delle persone - scrivono in una mail -. Persone con una famiglia, persone che hanno perso i propri cari, che sono state ignorate finora e sono stanche di tutto. Lo stress è stato tanto, aggiungere l’esame sarebbe insopportabile per noi».

Anche gli studenti bresciani propendono per il no-maturità: da un sondaggio lanciato in aprile dai bresciani Stefano D’Amico, Riccardo Alborghetti e Michele Ziletti e diventato virale in tutta Italia, è emerso che il 76% dei maturandi vorrebbero abolire la prova di quest’anno. Oltre 25 mila le risposte arrivate e più di 5.000 commenti, ma, ci tiene a precisare D’Amico: «Il nostro è solo un sondaggio, non una petizione. Noi abbiamo promosso l’ascolto, la volontà di abolire l’esame di Stato è emersa dal feedback di chi ha risposto».

Tra le perplessità avanzate dagli studenti c’è anche il rischio di una maturità «disomogenea»: «Alcune scuole – spiega D’Amico – hanno avviato modalità semplificate per venire incontro agli studenti, altre invece non l’hanno fatto. Questo comporterà un peso specifico diverso per le valutazioni finali, nel Bresciano come in tutta Italia, ma i voti potrebbero incidere per tutti sul punteggio di ingresso alle università e sulle graduatorie per le borse di studio». La bagarre prosegue tra social e dichiarazioni sui media: se il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha scritto su Facebook di essersi confrontata con i ragazzi di No maturità, il movimento smentisce: «Non è vero, ci ha anche bloccati su Instagram».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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