Scuola

Nord 1. Una fusione tra scuole che sa di sfida

Otto quelle che fanno parte del nuovo istituto con almeno 1.500 alunni dalle materne alle medie.
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È la realtà che raggruppa il maggior numero di scuole (otto), nonostante sia anche l'unica nata dalla semplice fusione di due precedenti esperienze didattiche: il Nono circolo e la media Lana-Fermi. Stiamo parlando dell'Istituto comprensivo Nord 1, prima tappa di un viaggio che ci porterà tra i banchi delle scuole cittadine alla scoperta di progetti educativi, problematiche, novità e particolarità a seguito della verticalizzazione.
Il Nord 1 comprende la scuola dell'infanzia Piaget, le primarie Melzi, Corridoni, Casazza, 28 Maggio e Battisti e le secondarie di primo grado Lana e Fermi, per un totale di «1.500 tra bambini e ragazzi - spiega il dirigente, Nino Mazzarella -. È una sfida. È necessario gestire ordini di scuola diversi con diverse problematiche e peculiarità da salvaguardare, integrandole al contempo all'insegna di una continuità verticale. Commissioni miste lavoreranno durante l'anno al coordinamento degli obiettivi, per mantenere alta la qualità del curriculum tradizionalmente offerto dalle otto scuole».
L'istituto propone diversi quadri orari per andare incontro alle esigenze delle famiglie e ha attivato numerosi progetti da promuovere parallelamente alle tradizionali lezioni didattiche. «Educazione, orientamento, integrazione degli alunni in difficoltà, percorsi specifici per i ragazzi stranieri (il 20% circa degli alunni) e i curricola sono i principali settori d'intervento».
Se la Piaget offre spunti per l'educazione stradale, le primarie hanno aderito per esempio al progetto sportivo comunale «Vittoria alata», al progetto «Mus-E» e al percorso «DanzAbile», portando poi avanti iniziative specifiche per ciascuna realtà su temi come l'ambiente e l'alimentazione. L'esperienza del Consiglio comunale dei ragazzi prosegue invece nelle due medie con il Consiglio d'istituto. Lana e Fermi propongono corsi per il patentino, il doposcuola (con il contributo del Comune), progetti per la promozione della lettura e dell'intercultura, l'«help» di matematica e il «Kangaroo», esami per il conseguimento del Trinity, incontri con madrelingua, percorsi di avviamento allo sport e la possibilità di partecipare alla banda.
«La scuola vuole essere anche spazio di aggregazione e di partecipazione - spiega Vittoria Bresciani, presidente del Consiglio d'istituto e membro del Comitato genitori -. Purtroppo quest'anno abbiamo perso per mancanza di finanziamenti il percorso di teatro, mentre con i fondi raccolti in occasione della festa di fine anno i genitori propongono da nove anni un progetto di educazione all'affettività».
Ai genitori è stato chiesto inoltre proprio la scorsa settimana «un contributo per l'acquisto di materiale didattico - aggiunge il preside -. La scuola è chiamata al contenimento dei costi e abbiamo pure cinque figure ata in meno». L'istituto pensa anche ai genitori: sono promossi corsi di lingua italiana (per gli stranieri) e conferenze sull'adolescenza (per tutti). Gli avvisi vengono inoltre distribuiti anche con traduzione inglese.

Chiara Corti

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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