Nel 2025 Brescia tornerà a essere capitale mondiale dell’educazione
Il «Festival internazionale dell’educazione» affonda radici nella solida tradizione pedagogica bresciana, ma con un respiro più ampio. Ospiti nazionali e internazionali offriranno, con i loro contributi, nuovi sguardi sull’educazione e alimenteranno il dibattito e il confronto.
L’appuntamento per la seconda edizione è fissato tra un anno, dal 2 al 5 ottobre 2025, seguendo il tema «La città che apprende. Apprendere nella città». Ora ci sono dodici mesi per stilare un programma, riempirlo di nomi e appuntamenti, ma il punto d’arrivo è chiaro.
Rilanciare l’educazione
Il festival nasce nel 2023 dall’iniziativa di alcune realtà presenti sul territorio (Università cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Brescia Musei, Fondazione Asm, Editrice La Scuola, Editrice Morcelliana, InnexHub, Fondazione Aib) che hanno condiviso la necessità di rilanciare l’educazione come elemento fondamentale per guidare i cambiamenti che qualificano il contesto sociale in cui viviamo.
«Si riconosce ancora una volta l’importanza degli insegnanti e, per estensione, di tutti coloro che hanno responsabilità educative per la costruzione della società di domani - afferma Domenico Simeone, direttore del festival e preside delle facoltà di Scienze della formazione della Cattolica -; si ribadisce la necessità che il loro impegno sia accompagnato da comunità educative in cui ciascuno si senta accolto e possa esprimere al meglio le proprie potenzialità».
Collaborazione
Proprio per gli insegnanti, una forma speciale di riconoscenza è promossa da Fondazione Brescia Musei che «appoggia convintamente l’idea di riproporre il Festival dell’educazione nel 2025 - dichiara il direttore Stefano Karadjov - rendendolo una proposta stabile della città, per le decine di realtà istituzionali, associative pubbliche e private che fanno della formazione e dell'educazione il cuore della propria missione sociale. Tra queste naturalmente anche i nostri musei, luoghi di partecipazione e divulgazione del patrimonio. È con soddisfazione che accogliamo oggi, nella Giornata mondiale dell’insegnante tutti i docenti a visitare i nostri musei per indirizzare, poi, i propri studenti a una quotidiana pratica di educazione alla cultura».
La giornata mondiale
Dopo il successo della prima edizione, che aveva mobilitato quasi 6mila persone in 47 eventi con 114 relatori, gli organizzatori hanno voluto presentare il festival in concomitanza con la Giornata mondiale degli insegnanti, voluta dall’Unesco, sul tema «Valorizzare la voce degli insegnanti per un nuovo contratto sociale nell'istruzione».
Gli eventi per gli insegnanti verranno realizzati in ampia parte dal gruppo editoriale La Scuola: «Abbiamo celebrato quest’anno i 120 anni di attività - sottolinea Giorgio Riva, consigliere delegato del gruppo -. La nostra realtà opera per fornire un supporto alla figura del docente, soprattutto nell’ottica di sostenere e sviluppare la sua professionalità. È necessario porre la figura dell’insegnante al centro perché riteniamo che sia uno dei motori fondamentali per il progresso sociale».
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