Scuola

Maturi al punto giusto: «Siate felici e responsabili nella vita»

È tornato dopo la pandemia l'evento che ha coinvolto 140 studenti di una rappresentanza degli 8.000 bresciani prossimi all'esame
MATURI AL PUNTO GIUSTO
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Centoquaranta ragazzi. Sedici istituti. Dodici tavoli tematici. Un futuro tutto da costruire, lo stesso che con questa nutrita rappresentanza condividono gli ottomila maturandi bresciani che dal prossimo 21 giugno affronteranno l'esame conclusivo del ciclo di studi superiori e si affacceranno a nuove sfide. Che siano universitarie o professionali.

12 tavoli

Per loro è stato concepito «Maturi al punto giusto», l'evento culturale-educativo e di orientamento rivolto agli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado. A promuoverlo - per la prima edizione dopo lo stop forzato degli anni della pandemia - sono stati Fondazione Comunità e Scuola, la Diocesi di Brescia, l'Usr Lombardia con la collaborazione del Comune.

Diciannove gli animatori e i membri dello staff che hanno guidato la mattinata nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia: i maturandi si sono divisi tra i 12 tavoli ai quali si sono confrontati con altrettanti protagonisti della vita sociale e civile bresciani, ragionando su quattro macro-temi: sapere, lavorare, servire e partecipare.

  • Maturi al punto giusto, gli studenti bresciani in Loggia
    Maturi al punto giusto, gli studenti bresciani in Loggia
  • Maturi al punto giusto, gli studenti bresciani in Loggia
    Maturi al punto giusto, gli studenti bresciani in Loggia
  • Maturi al punto giusto, gli studenti bresciani in Loggia
    Maturi al punto giusto, gli studenti bresciani in Loggia
  • Maturi al punto giusto, gli studenti bresciani in Loggia
    Maturi al punto giusto, gli studenti bresciani in Loggia
  • Maturi al punto giusto, gli studenti bresciani in Loggia
    Maturi al punto giusto, gli studenti bresciani in Loggia

Il messaggio del Vescovo

Ai giovani riuniti in Loggia ha voluto rivolgere un messaggio speciale il vescovo Tremolada: «Un augurio anzitutto: vi auguro la felicità, di essere contenti, di gioire di questo tempo e di ciò che vi viene offerto in questi anni. Questi sono gli anni della libertà, in cui si scopre la bellezza della libertà. Ognuno capisce che la vita è nelle sue mani. Ecco, allora coniugate sempre libertà e responsabilità. Ogni volta che si fa una scelta ci sono delle conseguenze. È sempre bene domandarsi cosa è giusto, cosa è bene che io faccia».

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