Machina Lonati, l’idea di Nahom Ido alimenta il motore realizzato da Faac
Il successo di una scuola è soprattutto il successo dei suoi studenti. A capirlo molto tempo fa è stato l’Its Machina Lonati, che forma i ragazzi preparandoli ad affrontare i meccanismi propri delle realtà lavorative. Il frutto di questa visione ha portato, come esempio più recente, gli studenti del corso di Product & Design Manager a collaborare con la Faac, azienda di grande prestigio internazionale.
I ragazzi hanno partecipato ad un contest che richiedeva la realizzazione del redesign estetico di un popolare modello di motore elettrico per porte sezionali e basculanti. «Grazie a progetti come questo le aziende diventano reali committenti - ha detto il direttore di Its Machina Lonati, Paolo Rizzetti -. Gli studenti si abituano a ricevere feedback che non sempre sono positivi, a dover reimpostare il proprio lavoro sulle richieste del cliente, ma anche ad incassare l’approvazione per quanto fatto».
Ed è quello che è successo a Nahom Ido, neodiplomato di Its Machina Lonati e vincitore del contest: «È stata un’esperienza molto bella e davvero molto formativa - ha raccontato durante la premiazione -. Non era un progetto facile da realizzare. Unire il pratico all’estetica sembra semplice ma non lo è affatto. È stato un compito impegnativo ed aver prodotto il miglior prototipo è davvero una grande soddisfazione».
Soddisfazione condivisa anche dall’azienda Faac, rappresentata alla premiazione dall’ingegnere Fabio D’Auria e dal tecnico di laboratorio Gabriele Bedonni: «Il distacco che continua a esistere fra scuola e lavoro è deleterio e traumatico non solo per gli studenti, ma anche per le aziende. Per questo motivo questa opportunità è stata molto positiva anche dal lato della nostra azienda, per poterci interfacciare con i ragazzi: percorsi come quelli proposti da Its Machina Lonati agevolano anche noi. Abbiamo trovato docenti professionali e preparati, ma anche studenti davvero molto capaci. Scegliere un vincitore è stato molto difficile, la qualità delle proposte era davvero molto alta e siamo felici che i ragazzi abbiano sentito così tanto quest’esperienza».
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