La scuola ricomincia dai test Invalsi, i primi su pc
Partono da questo mercoledì le prove Invalsi per gli studenti della terza media, le prime «computer based», ovvero su pc. Complessivamente sono coinvolti 574.600 ragazzi e, dal censimento delle strutture informatiche effettuato da Invalsi, le postazioni effettive nelle scuole risultano 216 mila, il che significa che è a disposizione un computer ogni 2,5 studenti. Tra le novità introdotte quest'anno oltre alle prove su supporto informatico anche l'Invalsi per la lingua inglese.
Negli anni passati i test Invalsi duravano due giorni, quest'anno invece potranno svolgersi da domani al 21 aprile. Questo perchè le scuole possano organizzarsi al meglio e superare l'eventuale problema della cosiddetta connessione.
Per quanto riguarda la terza prova, quella dell'inglese, una sezione è rivolta alla comprensione della lettura, una alla comprensione dell'ascolto.
«L'introduzione dello svolgimento online delle prove Invalsi sta mettendo a dura prova diversi
istituti su tutto il territorio nazionale. Infatti, non tutti i plessi hanno computer a sufficienza per consentire la contemporaneità dello svolgimento delle prove, per cui la maggior parte delle scuole a livello nazionale sono costrette a fare doppi e tripli turni per garantire lo svolgimento delle
stesse». Lo afferma Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale presidi del Lazio.
«La preoccupazione più grossa, tuttavia - prosegue - per i dirigenti scolastici è legata alle infrastrutture tecnologiche ovvero alla connessione alla rete Internet, capaci di garantire continuità e velocità così come, ad esempio, ci è stato comunicato da diversi dirigenti scolastici di Roma e Lazio.
Moltissime sono le scuole a livello nazionale, ma anche della nostra regione, che risentono di connessioni ad Internet molto lente o addirittura mancanti. I presidi in questo caso hanno dovuto far convergere le varie classi in quei plessi a loro disposizione in cui la connessione è un minimo garantita, pur assicurando l'autenticità e l'unicità delle prove per le varie classi».
Secondo Rusconi «grazie ad un accordo nazionale tra Anp e l'Istituto nazionale Invalsi, i nostri associati, che ci hanno segnalato tempestivamente le criticità nelle loro scuole, sono stati messi in contatto con le strutture tecniche Invalsi e sappiamo che circa il 95% dei casi segnalati sono già stati
completamente risolti».
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