Iscrizioni a scuola, la scelta slitta al 21 gennaio
Falsa partenza per le iscrizioni degli studenti per l’anno scolastico 2025/2026, che avrebbero dovuto prendere il via fra pochi giorni, esattamente mercoledì. La finestra per inoltrare le domande d’iscrizione alle scuole di vario ordine e grado non è più, infatti, dall’8 al 31 gennaio, periodo inizialmente fissato, bensì dalle 8 del 21 gennaio fino alle 20 del 10 febbraio.
Lo ha comunicato, ieri, il Ministero dell’istruzione con una succinta nota, in cui informa che lo spostamento è stato deciso «al fine di consentire alle scuole di effettuare una più ampia attività di orientamento e alle famiglie di avere maggior tempo per una scelta ponderata».
Il tema riguarda tutti gli alunni che devono iscriversi alle scuole dell’infanzia e alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione e, in modo particolare, i ragazzi che dopo la scuola media devono intraprendere il percorso di studi superiore. Sono circa 13mila, nel Bresciano, i frequentanti il terzo anno delle medie, che si trovano ad affrontare una scelta decisiva per il loro futuro.
Come funziona
Restano immutate le modalità d’iscrizione che, per la prima classe della scuola primaria, della secondaria di primo grado e della secondaria di secondo grado statale dovranno essere esclusivamente online tramite la piattaforma Unica (unica.istruzione.gov.it), su cui si «atterra» dal portale del Miur, dove sono esplicate in maniera dettagliata tutte le fasi della procedura. Possono utilizzare questo canale anche le scuole paritarie e i corsi di istruzione e formazione professionale che aderiscono al sistema telematico (se non è così, viene inviato all’utente un messaggio d’avviso e, in tal caso, si dovrà contattare direttamente la scuola).
Fanno eccezione le scuole d’infanzia, dove ancora permane la domanda in formato cartaceo, da presentarsi presso la segreteria, ed alcuni specifici percorsi scolastici come la specializzazione per «Enotecnico» degli istituti tecnici del settore tecnologico a indirizzo «Agraria, agroalimentare e agroindustria» ed i percorsi di istruzione per gli adulti, compresi quelli attivati presso gli istituti di prevenzione e pena.
Per accedere al servizio «Iscrizioni on line», del tutto gratuito e attivo tutti i giorni (sabato e domenica compresi) 24 ore su 24 nell’arco temporale stabilito, è necessario essere in possesso di credenziali Spid, Cie (Carta di identità elettronica), Cns (Carta nazionale dei servizi) o eIdas (electronic Identification authentication and signature); l’abilitazione deve essere effettuata dal genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale, che, negli appositi spazi, dichiarerà le informazioni anagrafiche e di contatto richieste. Dopo aver compilato in tutte le sue parti la modulistica, gli utenti riceveranno sulla casella di posta elettronica registrata una email di notifica che vale come comunicazione formale della ricezione della domanda stessa da parte della prima scuola di destinazione selezionata. L’esito è presente anche nella home page dell’applicazione, dove è possibile seguirne il corso tramite lo «stato domanda».
Momento delicato
È, chiaramente, un momento delicato per i giovani e le loro famiglie, specialmente quando si tratta di iscriversi ad un percorso di studi superiore ed è molto importante sapersi orientare correttamente e non correre il rischio di sbagliare gettando via tempo prezioso (proprio questa, si evince, è peraltro la preoccupazione del rinvio date del Ministero). Tanto più che le possibilità esistono: oltre a ricevere indicazioni dal Consiglio di classe della media frequentata, l’alunno può partecipare agli Open day regolarmente organizzati nelle scuole.
Un valido strumento sempre a disposizione, poi, è la piattaforma Brescia Orienta (bresciaorienta.it) del Polo provinciale per l’orientamento, ricca di consigli e informazioni, facilmente consultabile per aree di interesse, per indirizzo di studi, per istituto e per ricerca libera tramite parole chiave. L’anno scorso, ricordiamo, il 36,2% (la quota più alta) degli studenti bresciani si orientò verso un liceo, mentre il 33,6% optò a favore degli istituti tecnici.
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