Il ricordo di Annalisa Durante vent’anni dopo con gli alunni della Calvino

Daniela Zorat
A Chiesanuova gli studenti della scuola media si sono impegnati in un laboratorio per commemorare la ragazza uccisa dalla camorra a Napoli
  • La commemorazione di Annalisa Durante
    La commemorazione di Annalisa Durante - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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Creare una poesia partendo da una parola, con un acrostico. Ecco che da Volare esce «Voglio osservare l’alba dentro di me». Oppure ancora, da Popolari i ragazzi hanno creato «Prima o poi ognuno lascia andare i ricordi che feriscono». Creazioni degli alunni di terza alla media Calvino di Chiesanuova, che si sono impegnati in un laboratorio di musica nell’ambito dell’iniziativa «Con gli occhi bene aperti» ideata da più realtà per commemorare Annalisa Durante, ragazzina uccisa dalla camorra proprio vent’anni fa, nel quartiere Forcella a Napoli. A lei i ragazzi della scuola bresciana hanno voluto intitolare due anni fa il parco Parenzo vicino al plesso scolastico, dopo la sua bonifica (in cui si sarebbe dovuta tenere l’iniziativa, fatta poi al chiuso per colpa del maltempo).

Ed è stato per parlare di legalità, socialità e tutela dell’ambiente che le instancabili e grintose insegnanti della scuola (che fa parte dell’Istituto comprensivo Franchi Sud 2), il Consiglio di quartiere con la presidente Claudia Cauzzi, le associazioni 5r Zerosprechi, Musicalmente e Topi di biblioteca hanno dato vita a una mattinata diversa dalle solite, durante la quale alunni e alunne si sono cimentati in giochi con le parole e la musica creata con strumenti improvvisati e di riciclo come i boccioni dell’acqua trasformati in tamburi, a rispondere ai quiz ideati per considerare i rifiuti come risorse e per conoscere meglio piante e fiori.

Ecco allora una classe trasformata in laboratorio di botanica alla scoperta delle piante che i bambini vorrebbero essere, oppure l’ingresso della scuola diventare una biblioteca per lo scambio – o sarebbe più preciso parlare di dono – di un libro ai piccoli di prima che in casa non ne posseggono nemmeno uno; o le parole di Sfera Ebbasta diventare testo da analizzare per capire le somiglianze e le diversità tra la realtà di Chiesanuova e quella di Milano, alla ricerca di emozioni comuni e con l’obiettivo di creare un futuro diverso e possibilmente migliore.

Con l’impegno, da parte delle realtà promotrici, di ritrovarsi il 27 marzo di ogni anno a celebrare un appuntamento importante per parlare di legalità, socialità e tutela del bene comune e pure di espressione di sé. Quest’anno per la Loggia era presente il consigliere comunale Francesco Catalano, vicepresidente della Commissione Partecipazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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