Il percorso degli studenti di Breno per fare memoria della Strage di piazza Loggia

Giuliana Mossoni
Come il liceo Golgi e l’istituto Tassara-Ghislandi hanno ricordato l’evento di 50 anni fa
Un gruppo di studenti - © www.giornaledibrescia.it
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Anche gli studenti dei due principali poli scolastici di Breno, il liceo Golgi e l’istituto Tassara-Ghislandi, hanno lavorato, riflettuto e interiorizzato il messaggio che nasce a mezzo secolo della Strage di piazza Loggia.

Tutti i ragazzi di quinta dei vari indirizzi del Tassara-Ghislandi, nell’ambito del progetto Educazione alla salute e alla legalità, seguito dalla prof Orietta Bianchi, dopo aver lavorato per alcuni mesi in classe, hanno partecipato a inizio maggio a un confronto con i professori Granucci e Chiudinelli e con alcuni rappresentanti della commissione Cultura dell’Anpi, per una riflessione sul tema piazza Loggia, la strage di Brescia: vittime e testimoni.

Studenti di Breno - © www.giornaledibrescia.it
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La mattinata ha visto la proiezione di brevi filmati e comunicazioni da parte dei docenti, oltre alle testimonianze dei camuni Luigi Mastaglia e Nadia Facchini, presenti rispettivamente in piazza il giorno dell’attentato e ai funerali delle vittime. In particolare, il prof Granucci ha contestualizzato i fatti e il clima che si viveva in quegli anni, illustrando le conquiste civili e sociali che hanno caratterizzato il percorso di trasformazione in Italia, creando, ha detto, «un clima di rivalsa che ha favorito lo svilupparsi di azioni e attentati che avevano come obiettivo lo spaventare la gente, costringerla a chiudersi in casa e spianare la strada a un governo non democratico».

Qualche giorno dopo, gli studenti del Golgi hanno partecipato all’incontro con il senatore Alfredo Bazoli, che perse la mamma nell'attentato, e col giornalista Mario Calabresi, anch’egli figlio di una vittima degli anni di piombo. L’iniziativa è stata promossa insieme ad Anpi e Fiamme verdi e si è aperta con la presentazione dei lavori svolti in classe dai ragazzi per ricostruire la tragedia. Il senatore Bazoli ha rimarcato come, in un Paese democratico, è fondamentale continuare a ricordare e cercare la verità, oltre che tenere viva la memoria, proprio per non convivere con «certe ombre».

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