Scuola

Il drago della rabbia

Scopriamo cosa sta sotto la manifestazione della rabbia
Progetto Oasi: il drago della rabbia - © www.giornaledibrescia.it
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Le emozioni sono una parte importante della nostra vita e imparare a riconoscerle ed esprimerle è essenziale nel percorso di crescita di ogni bambino.

Già dai primi anni di vita, i bambini sono in grado di riconoscere e nominare le emozioni di base leggendo i segnali espressivi del volto; tra i tre e i sei anni i bambini iniziano a comprendere le cause che provocano le diverse emozioni e nella fascia d’età dai sei-sette anni iniziano a sviluppare varie strategie per poterle controllare.

Come abbiamo visto nell’articolo Alla scoperta delle emozioni, le emozioni principali sono la felicità, la paura, la sorpresa, la tristezza, la rabbia e la vergogna. Tra queste, la rabbia è l’emozione che può spaventare e disorientare maggiormente gli adulti nella gestione delle sue varie e forti manifestazioni. 

È importante dare ai bambini del tempo per conoscere la propria rabbia per iniziare un processo di consapevolizzazione legato alla gestione di questa emozione.

La rabbia è molto simile ad un iceberg sotto il quale si trovano dei vissuti molto importanti: la parte visibile fuori dall’acqua rappresenta l’ira espressa (i comportamenti che si attivano nel momento in cui si esterna la rabbia), sotto, invece, la parte invisibile ovvero le emozioni e le situazioni che attivano la rabbia

Aiutare i bambini a riconoscere quali vissuti si nascondono sotto l’iceberg permette di dare occhi e parole a questa emozione: occhi per consentir loro di vedere quali vissuti alimentano la rabbia e parole per aiutarli ad esprimerla in modi funzionali. 

L’attività che proponiamo si focalizza, appunto, sull’emozione della rabbia, per aiutare i bambini della primaria, dalla seconda alla quinta, a esprimerla e consolidarne la propria consapevolezza e la loro capacità di gestione.

Con “Il drago della rabbia” potranno conoscere e raccontare la propria rabbia utilizzando lo strumento del disegno e della metafora. 

La prossima settimana verrà proposto un ulteriore approfondimento di questa emozione:  “La pozione”, che permetterà di individuare gli ingredienti giusti poter contenere la sua espressione!

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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