Scuola

Il decreto scuola è legge: tutto quello che c'è da sapere

Molti i punti del provvedimento, approvato alla Camera con 245 voti favorevoli: Maturità, concorsi e voti
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina - Foto Ansa/Fabio Frustaci
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina - Foto Ansa/Fabio Frustaci
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È legge il decreto sulla scuola che disciplina gli esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell'anno scolastico 2019/2020 e l'avvio del 2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la scuola secondaria di I e II grado.

Il decreto, che era stato approvato al Senato il 28 maggio scorso, ha ricevuto oggi il via libera definitivo dalla Camera dei Deputati - 245 voti a favore 122 contrari - dopo l'ostruzionismo fortissimo portato avanti nei giorni scorsi dall'opposizione, in particolare dalla Lega, culminato con una bagarre in Aula, uno striscione «Azzolina bocciata» mostrato alla Camera e la seduta proseguita per tutta la notte.

«È un provvedimento nato in piena emergenza che consente di chiudere regolarmente l'anno scolastico in corso. Ora definiamo le linee guida per settembre, per riportare gli studenti a scuola, in presenza e in sicurezza», ha commentato la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina.

Questi i punti principali del provvedimento:

Esami di Stato e valutazione finale degli alunni
Il decreto contiene la cornice normativa per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi del I e II ciclo e per la valutazione finale degli studenti. In seguito dell'emergenza coronavirus sono state infatti previste misure specifiche e semplificate per questo anno scolastico. In particolare, l'esame di Stato del I ciclo coincide con la valutazione finale da parte del consiglio di classe, che terrà conto anche di un elaborato consegnato e discusso online dagli studenti. Mentre per la maturità è prevista la sola prova orale in presenza.

Voti alla scuola primaria, si cambia
Tornano i giudizi descrittivi, alla scuola primaria, al posto dei voti in decimi. La novità sarà reintrodotta dal prossimo anno scolastico. Una successiva ordinanza del Ministero dell'Istruzione darà alle scuole tutte le indicazioni operative.

Più tutele per gli alunni con disabilità
I dirigenti scolastici, sulla «base di specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità», tenuto conto della particolarità di questo anno scolastico, dopo aver sentito i consigli di classe e acquisito il parere del gruppo di lavoro per l'inclusione della loro scuola, potranno consentire «la reiscrizione dell'alunno al medesimo anno di corso frequentato nell'anno scolastico 2019/2020». Questo consentirà di recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l'autonomia, stabiliti nel piano educativo individualizzato.

Privatisti, novità per chi fa l'Esame a settembre
I candidati privatisti che dovranno sostenere l'esame del II ciclo nella sessione straordinaria di settembre, in attesa di conseguire il diploma, potranno partecipare con riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ad altre prove previste dalle università, o alla formazione superiore post diploma. Potranno partecipare con riserva anche a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione per le quali sia richiesto il diploma di II grado.

Edilizia scolastica, poteri speciali ai sindaci
Velocizzata l'esecuzione degli interventi di edilizia scolastica: fino al 31 dicembre 2020 i sindaci e i presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con poteri commissariali.

Precari, come cambia il concorso straordinario
Cambia il concorso straordinario per l'ingresso nella scuola secondaria di I e II grado. I docenti che hanno i requisiti per partecipare non sosterranno più una prova a crocette, ma una prova con quesiti a risposta aperta, sempre al computer. La prova sarà diversa per ciascuna classe di concorso. Il bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, sarà modificato tenendo conto delle novità introdotte. Le prove si svolgeranno appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Ai vincitori di concorso immessi in ruolo nel 2021/2022 che rientrano nella quota di posti destinati all'anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto, anche ai fini dell'anzianità, dal 1° settembre 2020.

Supplenti, le graduatorie diventano provinciali e digitali
Le graduatorie dei supplenti saranno aggiornate, ma anche provincializzate e digitalizzate. Si attuerà, perciò, quanto previsto dal decreto scuola di dicembre, con una semplificazione per garantire l'attuazione delle nuove regole in tempo per il nuovo anno scolastico: il Ministero potrà emanare un'apposita ordinanza, anziché muoversi per via regolamentare. La provincializzazione consentirà di sgravare le segreterie delle istituzioni scolastiche: saranno gli Uffici territoriali del ministero a seguire il processo e assegnare le supplenze. La presentazione delle domande sarà informatizzata; le supplenze saranno assegnate più rapidamente.

Al via il Tavolo sui percorsi abilitanti
È prevista l'istituzione di un tavolo di confronto per avviare «con periodicità percorsi abilitanti» e fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti. Il tavolo sarà presieduto dal ministro.

 

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