Il cambiamento climatico? Il futuro dipende dalle nostre scelte
Il focus di «Fuoriclasse», appuntamento televisivo per i giovani realizzato dai giovani, si è spostato su un tema a loro estremamente caro: la crisi climatica. Insieme a Davide Briosi e Fabio Gafforini, conduttori della trasmissione di Teletutto, protagonisti sono stati gli studenti del Luzzago e ospite Giovanni Mori, ingegnere ambientale ed esponente del movimento Fridays For Future, che prima della pandemia era stato capace di portare in piazza migliaia e migliaia di giovanissimi, e che proverà a rifarlo il 25 marzo, con manifestazioni in tutte le città italiane.
«Un tema caldo? Di più,il tema della vita - spiega Mori-. La crisi climatica è per la Terra una delle più grandi minacce, tutto sarà influenzato dalle scelte che faremo. Se cambiamo punto di vista tutto potrebbe anche migliorare. Dipende dalle nostre scelte». E fra le scelte, determinante sarà la capacità di cogliere le opportunità: «Qualsiasi lavoro faremo, ovunque lavoreremo, necessariamente avremo a che fare coi cambiamenti climatici, perché tutto ha a che fare col posto in cui viviamo, la Terra. Tutti possiamo fare la nostra parte, dare un contributo».
Quanto inquinano l'ambiente i social?
Capitolo social: la domanda di Gafforini è volta a capire quanto inquinino i social media utilizzati dai giornalisti per fare informazione e dagli attivisti per promuovere le vostre iniziative. Puntuale la risposta: «Una mail, come una storia di Instagram, se pesa un megabyte, genera 19 grammi di anidride carbonica. Considerando che ne generiamo singolarmente 8 tonnellate l’anno, è una quantità risibile, certo, ma è utile ricordarci che nulla è a impatto zero. I livelli su cui agire però secondo noi FFF sono ben più alti».
Mori ha poi raccontato la sua esperienza alla Cop 26, la conferenza sui cambiamenti climatici, che si è tenuta a novembre a Glasgow: raggiunta in treno - mezzo che ha un minor impatto ambientale rispetto all’aereo -, l’attivista ha assistito a quella che ha definito una grande assemblea di condominio con tutti i 206 paesi del mondo: c’è confronto ma anche scontro, tra chi ha inquinato molto e non vuole pagare il conto, e chi vede gli effetti del clima e chiede di agire.
Cosa possiamo fare?
Consigli poi su cosa fare in prima persona? Chiedere utenze green, da fonti di energie direttamente rinnovabili, ma anche isolare le abitazioni, con un beneficio sui costi e sull’ambiente. Infine il Pnrr sulla transizione ecologica: «Il problema sarà la capacità di spendere i soldi in maniera corretta - ricorda Mori -: alcuni interventi vanno nella direzione giusta, come le comunità energetiche, ma a livello nazionale c’è tanta richiesta di impianti per la produzione di rinnovabili che invece richiedono lunghe autorizzazioni: con quelli richiesti, se già fossero realizzati, saremmo a posto fino al 2030».
Il prossimo appuntamento
Nella prossima puntata di «Fuoriclasse», che andrà in onda su Teletutto domenica 6 marzo alle 18, protagonisti gli studenti del Lunardi. Ospite Francesca Morandini, curatrice archeologa dei Civici Musei di Brescia, per parlare di sistemi museali.
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