Scuola primaria: rischio competitività con i giudizi sintetici
Nella riflessione della pedagogista Montalbetti l’importanza della valutazione in una logica di accompagnamento

In classe - Foto unsplash © www.giornaledibrescia.it
I giudizi sintetici alla primaria? «Rischiano di favorire quella dimensione di confronto, o peggio di competitività, che già nelle nostre scuole è assai presente». Il voto in condotta nella secondaria di primo grado? «Rischia di veicolare un’idea un po’ punitiva». Esprime perplessità su entrambi i fronti dell’ordinanza ministeriale la professoressa Katia Montalbetti, coordinatrice del corso di laurea in Scienze della formazione primaria all’Università Cattolica. Sotto la lente «Il cambiamento ch
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.