GdB Press Forward, gli studenti entrano nel vivo del podcast

Dopo la teoria è il momento della pratica. I giovani studenti di terza e quarta superiore sono infatti entrati nel vivo della seconda edizione di GdB Press Forward. Il Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento del Giornale di Brescia vuole offrire alle nuove generazioni la possibilità di esprimersi. In che modo? Registrando la voce dei ragazzi in un podcast.

Nuovi orizzonti

«Sai che bello c’è», così si chiama il podcast che verrà creato dai ragazzi e pubblicato sulle piattaforme del gruppo Editoriale Bresciana. Le puntate restituiscono una raccolta di sguardi sulla nostra offerta territoriale e diventano anche un’occasione per scoprire in un’ottica diversa i luoghi che abitiamo.

Il percorso

Il percorso, che permette ai giovani di esplorare da vicino il mondo del giornalismo, è partito qualche settimana fa con alcuni incontri allo spazio TeenZ del centro commerciale Elnòs Shopping di Roncadelle. Qui, i ragazzi seguono delle lezioni di podcast tenute da Andrea Cittadini, vicecaporedattore del Giornale di Brescia.

«Siamo entusiasti per quest’esperienza – raccontano gli studenti –. Non pensavamo di essere coinvolti in questo modo. Relazionandoci con i professionisti del settore stiamo scoprendo come funziona il mondo del giornalismo». Nel corso di questi mesi il lavoro sarà svolto in classe, ma non mancheranno visite alla redazione del Giornale di Brescia e i già citati incontri al centro commerciale Elnòs Shopping.

Il progetto è stato accolto positivamente anche dal direttore di Elnòs Giovanni Umberto Marzini, che ha riservato ai ragazzi lo spazio TeenZ con banchi, sedie e divani, per offrire loro un luogo confortevole dove seguire le lezioni. All’interno del centro commerciale, creando piccoli elaborati, passo dopo passo i ragazzi stanno unendo i tasselli per realizzare il loro podcast.

Le scuole

Come già raccontato nelle scorse settimane, i protagonisti sono gli studenti degli istituti «Golgi», «Lunardi», «Tartaglia Olivieri», «Beretta», «Carli», «Bagatta», «Bazoli», «Bonsignori», «G. Falcone» e della Ok School.

«Riteniamo che il nostro piccolo contributo possa aiutare le nuove generazioni ad esprimersi con diverse modalità di comunicazione – dice Marzini – . Per noi, quindi, questa è un’esperienza positiva». Dopo mesi di lavoro di squadra l’elaborato finale verrà consegnato ad aprile. Il racconto dell’esperienza andrà invece in onda su Teletutto, in uno speciale televisivo dedicato al Pcto.