Erasmus+ per il Turismo: dal Cfp Lonati ed Educo verso Spagna e Malta
Un’opportunità per sviluppare competenze tecniche, professionali, ma anche umane. Il progetto Erasmus+ short nel settore Vet (Vocational, Education and Training), proposto dai Centri professionali Cfp Lonati e Cfp Educo, offrirà a 22 studenti la possibilità di vivere un’esperienza di mobilità internazionale. Il progetto si inserisce nelle soluzioni proposte dal consorzio, di cui Educo è capofila e in cui il Cfp Lonati si è inserito, che annoverano anche borse di mobilità Long della durata di 3 o 4 mesi.
Stage all’estero
«Fare uno stage all’estero ha sicuramente un valore aggiunto – ha detto Gianluigi Di Silvi, direttore di Educo – che è quello di mettere alla prova i ragazzi non solo nel mondo del lavoro, ma anche con la gestione della propria indipendenza. Crescono e tornano molto soddisfatti».
A partire, accompagnati da tre formatrici del Cfp Educo, saranno 14 giovani del Cfp Lonati e 14 del Cfp Educo (22 sono studenti, 6 ex studenti); le destinazioni sono Spagna e Malta.
«Sicuramente questo progetto rappresenta un miglioramento nella qualità della formazione – ha aggiunto Luisa Pasini, direttrice del Cfp Lonati –. Andare all’estero arricchisce loro, ma anche la nostra offerta. Abbiamo scelto il corso di Turismo perché crediamo che sia un’esperienza particolarmente centrata per questi studenti. Accresce l’autostima e l’autonomia, caratteristiche sempre più importanti».
La borsa di studio
La selezione, che ha tenuto conto della media scolastica, del curriculum e delle motivazioni dei singoli, consegna una borsa di studio che copre interamente le spese di viaggio, alloggio, formazione linguistica e culturale e un pocket money per il vitto.
«Sono stato in Spagna – ha raccontato lo studente Gheorghe Badicel –. È stata un’esperienza molto piacevole. Avevo un po’ paura perché non sapevo come mi sarei ambientato: lingua diversa, orari diversi, invece è andato tutto molto bene. Ho migliorato molto lo spagnolo». In partenza per Malta è invece Alessandra Zubani: «Mi aspetto un’esperienza che mi aiuti in ambito professionale. Vorrei capire come si lavora fuori dall’Italia. Personalmente mi aspetto di ritornare più rafforzata nelle competenze e nelle capacità di adattamento. Sarà una prova per capire se un’eventuale esperienza più lunga e da sola possa fare per me».
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