Scuola

Eduscopio 2022, le scuole bresciane che preparano meglio per il lavoro

In testa ci sono il Don Milani di Montichiari e il Pascal di Manerbio: gli istituti tecnici assicurano il lavoro dopo il diploma più dei licei
Il Don Milani di Montichiari è uno degli istituti con la più alta percentuale di chi trova il lavoro dopo il diploma
Il Don Milani di Montichiari è uno degli istituti con la più alta percentuale di chi trova il lavoro dopo il diploma
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L’Istituto tecnico economico Don Milani di Montichiari e il tecnico tecnologico Pascal di Manerbio guidano la classifica degli istituti superiori bresciani la cui frequenza assicura la più alta probabilità di trovare un lavoro dopo il diploma.

Ben l’84 per entrambi la percentuale di chi ha trovato occupazione dopo aver completato gli studi nei due istituti che compiono così il sorpasso rispetto al Beretta. L’Ipsia di Gardone Valtrompia l’anno scorso era in vetta con l’88%, ma è ora sceso all’81% (dietro a Don Milani e Pascal, ma anche al Cossali di Orzinuovi con l’83%, un punto in più sul 2021).

Lo rileva l’annuale rapporto di Eduscopio.it della Fondazione Agnelli, da oggi online sul sito, con i dati aggiornati sulle scuole secondarie di II grado che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma.

Sempre restando nell’ambito degli istituti tecnici (economici e tecnologici) e degli istituti professionali dei due rami servizi e industria/artigianato della provincia bresciana, ottime performance vengono rilevate per l’Iis Castelli di Brescia (79%), l’Iis Einaudi di Chiari e l’Ipsia Gigli di Rovato (78%), l’Iis Marzoli di Palazzolo sull’Oglio con un indice del 77%, alla pari con gli Ipsia Antonietti di Iseo e Cossali di Orzinuovi.

I migliori nell'orientamento

Oltre alla quota di successo degli istituti tecnici e professionali nel favorire l’ingresso nel mondo del lavoro, l’indagine monitora anche la capacità di licei e istituti tecnici nel preparare e orientare gli studenti ai corsi di universitari. Nel Bresciano, il primo dei licei classici con tale attitudine risulta essere il Fermi di Salò, che strappa la palma d’oro al Bagatta di Desenzano, ora secondo, mentre l’Arnaldo di Brescia scivola dal secondo al terzo posto (quarto l’Arici di Brescia e quinto il Madonna della Neve di Adro); il primo liceo scientifico è il Pascal di Manerbio (terzo lo scorso anno), al secondo posto il Cossali di Orzinuovi (che perde la prima posizione) e al terzo il Fermi di Salò, che scala tre posizioni (era sesto).

Primeggia per i licei delle scienze umane il Capirola di Ghedi, per il liceo delle scienze umane-opzione economico sociale il De André di Brescia, mentre sia per il liceo linguistico sia per l’artistico in testa è il Golgi di Breno (seguito rispettivamente dal Primo Levi di Sarezzo e dal Leonardo di Brescia).

Spicca per il liceo scientifico scienze applicate l’Antonietti, da terzo a primo, che precede il Capirola di Ghedi e il Marzoli di Palazzolo. La ricerca. Per l’edizione 2022, la Fondazione Agnelli ha analizzato i dati di 1.289.000 diplomati italiani di 7.700 scuole in tre successivi anni scolastici (2016-2017, 2017-2018, 2018-2019).

Cosa fa Eduscopio

Il portale Eduscopio (nato nel 2014) si propone di aiutare gli studenti e le loro famiglie nella scelta del percorso di studi dopo la terza media, consentendo di comparare le scuole territoriali dell’indirizzo di studio individuato, sulla base di come preparino per l’università o per il mondo del lavoro dopo il diploma.

Dalla nascita a oggi circa 2,4 milioni di utenti unici lo hanno visitato, consultando oltre 11,6 milioni di pagine; numeri che testimoniano come si tratti di una risorsa apprezzata dalle famiglie e per le scuole, insieme all’esistenza di una significativa domanda d’informazione e trasparenza sulla qualità delle scuole superiori.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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