Scuola

È vacanza ma la scuola resta aperta tra scrutini, esami e progetti estivi

I dirigenti sono in attesa dei finanziamenti europei: tra i temi in campo anche il sostegno ai ragazzi ucraini
La gioia di alcuni ragazzi dell’Abba dopo il suono della campanella che ha sancito la fine della scuola - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La gioia di alcuni ragazzi dell’Abba dopo il suono della campanella che ha sancito la fine della scuola - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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È suonata ieri l’ultima campanella per circa 140mila bambini e ragazzi delle istituzioni scolastiche bresciane. Ma la scuola non chiude i battenti per le vacanze estive, anzi. Proseguono alacremente le operazioni di scrutinio che vedono impegnati insegnanti e dirigenti, quindi saranno indette le riunioni preliminari per l’esame di Stato, che coinvolgerà oltre 9mila ragazzi delle scuole superiori e prenderà il via il 22 giugno.

La macchina della scuola non si arresterà nemmeno ad esami conclusi, perché gli uffici con il personale amministrativo continueranno a funzionare al consueto ritmo. Le pratiche da espletare sono sempre tante, gli arretrati sulla scrivania anche, così come i piccoli o grandi interventi di manutenzione che, se non si fanno in estate, quando?

Non solo: in base al Piano scuola estate del Ministero, gli edifici scolastici non chiuderanno i cancelli da metà giugno a settembre; in quanto luogo di incontro, crescita e scambio saranno pronti ad accogliere se possibile piani di rinforzo delle competenze disciplinari e relazionali, quest’anno anche in riferimento ad accoglienza e inserimento di alunni provenienti dai teatri di guerra ucraini.

Le proposte

I progetti variano, naturalmente, da istituto a istituto e molto dipende dalle risorse. Tuttavia, se il piano per la «scuola aperta» non ha riscosso grande appeal lo scorso anno, negli istituti superiori bresciani, le idee ci sono e attendono di essere messe a terra. Come? Attraverso i Pon, i bandi europei che finanziano fino a 70mila euro le scuole con più di 600 studenti e con 40mila euro quelle con numeri inferiori. Il punto è che l’iter burocratico è piuttosto lungo e i dirigenti sono ancora in attesa di sapere se le loro domande sono state accettate.

Così all’Itis Castelli, mentre si aspetta una risposta in merito ai progetti finanziabili con i Programmi operativi nazionali, e che dovrebbero essere dedicati al potenziamento specie nelle materie tecnico-scientifiche, l’istituto ripropone due iniziative già collaudate. «Partiremo a breve con "Stem in the air”, un progetto in cui i ragazzi devono realizzare cinque modelli con sistemi di controllo qualità dell’aria - riferisce la dirigente Simonetta Tebaldini -, che culminerà la prossima primavera in un incontro con le scuole spagnole. Poi ci sarà “Stona estate”, un progetto musicale per la produzione di un prototipo di disco».

Anche all’Istituto comprensivo Centro 1, sono stati presentati progetti per il Pon. «Se ci finanziano - spiega la dirigente Giulia Coppini -, cominceremo a fine giugno con un laboratorio di musica per riprendere a settembre con altri laboratori di lingue, ancora musica e orienteering». Intanto, la Regione Lombardia ha confermato l'inizio del prossimo anno scolastico il 12 settembre 2022 e la sua conclusione all'8 giugno 2023.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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