Scuola

Dall'auto da rally alla guida in città: studenti a lezione di sicurezza stradale

Marco Papetti
Un centinaio di studenti di quinta superiore hanno partecipato all’iniziativa «Corse e sicurezza: dalla gara alla strada» promossa dall’Automobil club di Brescia
  • Gli studenti a scuola di sicurezza stradale
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La strada non è un rally: questo il senso del progetto, alla seconda edizione, «Corse e sicurezza: dalla gara alla strada», inaugurato stamattina al liceo Leonardo con la partecipazione di un centinaio di studenti di quinta superiore delle scuole Calini, Leonardo, Calvesi, Mantegna e Perlasca di Idro. L’iniziativa, promossa dall’Automobile club di Brescia in collaborazione con la Provincia e l’Ufficio scolastico territoriale e il supporto del Pullman azzurro della Polizia di Stato, mira a sensibilizzare i ragazzi da poco maggiorenni, e quindi in età da patente, sui rischi di una guida spericolata o in stati psicofisici alterati.

Prova pratica

Per far comprendere agli studenti cosa significhi guidare un’auto in città, coi rischi annessi e l’attenzione dovuta, si è istituito un paragone con le auto da rally: nella prima parte della mattinata, nell’aula magna del liceo, tre relatori dell’Aci di Brescia hanno mostrato con filmati di corse e testimonianze la differenza tra un veicolo fatto per correre in circuiti rally o circuiti chiusi e protetti quali gli autodromi, e un’automobile da strada. Dopodiché gli studenti sono usciti nel cortile, divisi in tre gruppi, per toccare con mano queste differenze. Ad attenderli c’erano due automobili, dello stesso modello ma una delle quali da rally e l’altra da strada, per scoprirne le differenze di dotazioni. I poliziotti del Pullman azzurro hanno fatto invece indossare ai ragazzi dei particolari occhiali che simulano la percezione distorta di chi si trova in stato di ebbrezza con tassi alcolemici di 1.5 e 2.5, e con questi hanno invitato i ragazzi a percorrere un percorso a piedi provando a rispettare le indicazioni stradali che vi erano apposte. Sul Pullman azzurro altri filmati sulla sicurezza stradale.

«È un modo per richiamare i ragazzi in età da patente al rispetto dei comportamenti sulla strada – ha spiegato il direttore di Aci Brescia Nadia Marsegaglia –. È fondamentale perché la strada non sia più un luogo di morte, come purtroppo tante volte accade, ma un luogo sicuro per ognuno di noi». In apertura è intervenuto per un saluto agli studenti il consigliere provinciale all’istruzione Filippo Ferrari: «Per noi è un progetto fondamentale. Siate responsabili verso voi stesi e verso gli altri».

L’iniziativa prevede altri due appuntamenti, il 22 febbraio all’Olivelli-Putelli di Darfo con 233 studenti e il 26 febbraio al Dandolo di Corzano con 162.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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