Da settembre tutti gli asili di Brescia potranno proporre il prolungato

Barbara Fenotti
La novità riguarda tutte le scuole dell’infanzia comunali: potranno accogliere i bambini fino alle 17.30 o alle 18, se si raggiungerà il numero minimo di iscrizioni
Una delle scuole dell'infanzia di Brescia - Foto Comune di Brescia/Penocchio
Una delle scuole dell'infanzia di Brescia - Foto Comune di Brescia/Penocchio
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A partire da settembre 2025, in concomitanza con l’avvio del prossimo anno scolastico, per la prima volta tutti gli asili comunali potranno proporre l’orario prolungato fino alle 17.30 e, in alcuni casi, fino alle 18.

L’attivazione avverrà a fronte di un numero minimo di richieste raccolte nel corso delle iscrizioni alle scuole dell’infanzia (al via l’8 gennaio fino al 31), che nelle scuole fino a due sezioni devono essere almeno 8 e in quelle composte da tre sezioni in su (sei in tutto sul territorio cittadino) almeno 10. Attualmente l’orario prolungato è già garantito in 11 scuole sulle 19 comunali complessive, mentre l’ingresso anticipato alle 7.30 è già attivo in ognuna.

La sindaca Castelletti e l'assessora Frattini in visita in una scuola dell'infanzia - Foto Comune di Brescia/Penocchio
La sindaca Castelletti e l'assessora Frattini in visita in una scuola dell'infanzia - Foto Comune di Brescia/Penocchio

L’indagine di gradimento

La novità è stata annunciata dall’assessora all’Istruzione, Anna Frattini, questa mattina in occasione dell'illustrazione dell’indagine di soddisfazione dell’utenza condotta tra le famiglie con bambini che frequentano le scuole dell’Infanzia comunali nell’anno scolastico 2023/2024. La presentazione è avvenuta alla Zammarchi di viale Piave, «che è stata da poco sistemata con la realizzazione di centri di interesse per i più piccoli – ha spiegato l’assessora –. Questa scuola è tra quelle che hanno ricevuto la valutazione più alta nell’indagine».

L'assessora Anna Frattini tra Nicoletta Bonanomi e Anna Maria Finazzi - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'assessora Anna Frattini tra Nicoletta Bonanomi e Anna Maria Finazzi - Foto © www.giornaledibrescia.it

«L’indagine, che viene compilata ogni anno, ha il compito di monitorare il gradimento delle famiglie sulla qualità dei servizi usufruiti – ha spiegato Anna Maria Finazzi, responsabile del settore Servizi educativi per l’infanzia 0-6 –. Attraverso l’analisi è stata rilevata la soddisfazione delle famiglie in relazione a diverse dimensioni quali l’accessibilità fisica alla scuola, gli ambienti interni, l’attività educativo-didattica, il personale insegnante e ausiliario, l’accessibilità alle informazioni e la trasparenza».

Il questionario è stato somministrato alle famiglie in modalità telematica e, per aumentare la partecipazione e la comprensione delle famiglie di origine non italiana, è stato tradotto anche in inglese. Inoltre, in alcune scuole della città (Bettinzoli, Carboni, Collodi, Don Bosco, Leonessa, Tonini, Zammarchi) sono stati incaricati dei mediatori culturali per affiancare le famiglie nella compilazione del questionario. Hanno partecipato e risposto in modo completo 880 famiglie su 1.514 contattate (tasso di risposta 58,1%).

Soddisfazione

Per quanto riguarda la soddisfazione complessiva, le famiglie hanno espresso una elevata soddisfazione sia rispetto alla scuola frequentata (punteggio medio 8,5 in una scala da 1 a 10), sia rispetto al servizio complessivamente erogato (scuola frequentata e uffici amministrativi), attribuendo un punteggio medio di 8,2. Elevata soddisfazione anche nei confronti dell’offerta scolastica complessiva e alle proprie aspettative con punteggio medio 8,3.

Tra gli aspetti da migliorare, le famiglie segnalano soprattutto quello comunicativo sia per quanto riguarda la completezza delle informazioni che si trovano sulla pagina del sito internet del Comune dedicata al settore Servizi per l’Infanzia sia per la chiarezza delle informazioni che arrivano dagli uffici amministrativi e in generale dalle scuole verso le famiglie.

«Su questo punto abbiamo avviato un progetto di miglioramento finalizzato a garantire il costante aggiornamento delle informazioni pubblicate sul sito istituzionale – ha aggiunto Finazzi –, semplificando il linguaggio, individuando degli standard comunicativi chiari e inclusivi e sviluppando nuovi strumenti di comunicazione come libretti informativi, infografiche, utilizzo di canali social e di sistemi di messaggistica: a tale scopo è stato costituito un gruppo di lavoro trasversale che elabora proposte di miglioramento continuo nella gestione delle informazioni e nella comunicazione via web».

Il Piano formativo articolato

Per il secondo anno consecutivo il Coordinamento pedagogico territoriale, che raccoglie tutti i servizi 0-6 di Brescia e Collebeato, ha posto formulato un Piano formativo articolato, destinato alle figure che a diverso titolo operano nei servizi 0-6 del territorio, educatrici, insegnanti, coordinatrici.

Grazie alla collaborazione con le università, l’Asst e di diverse realtà e servizi del territorio, oltre che con liberi professionisti, sono stati attivati quest’anno 15 percorsi formativi, a fronte dei 13 percorsi dello scorso anno che avevano coinvolto 635 operatori tra coordinatrici, insegnanti ed educatori/educatrici. Gli operatori che quest’anno hanno aderito alla formazione sono stati 909, suddivisi in 37 gruppi di formazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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