Cosa ti passa per la testa?
La proposta di oggi si rivolge ai bambini della primaria con delle schede che vi invitiamo a proporre ai vostri studenti/figli ed a re-inviarci (whatsapp 3755682170 - oasi@ilcalabrone.org).
Questi giorni molto particolari hanno modificato significativamente la quotidianità dei bambini: qualcuno di loro si chiederà cosa stia succedendo; qualcun’altro perché non possa fare tutto quello che gli piace; alcuni stanno scoprendo cose nuove; altri forse sono spaventati da quanto vedono intorno a loro.
È importante, oggi, che anche loro possano fermarsi a riflettere, per far emergere pensieri, preoccupazioni, curiosità scoperte e fantasie che questa situazione può generare. Dare un nome alle proprie emozioni e ai propri pensieri è il primo passo per imparare a rielaborarli e quindi gestirli insieme ad un adulto con serenità. Vi proponiamo, quindi, l’utilizzo di due schede rivolte ai bambini (8-10 anni) che ci possono aiutare in questo intento.
Le teste preoccupata e curiosa hanno come obiettivo quello di dare spazio ai pensieri e alle fantasie dei bambini. Attraverso i loro racconti e presentazioni per gli adulti diventa possibile «vedere» cosa passa loro per la testa. Insieme sarà più facile capire cosa stanno vivendo in questo periodo di permanenza a casa.
Fare emergere le preoccupazioni, dare spazio a nuove scoperte e curiosità, aiuterà voi e loro a rileggere quanto sta accadendo.
La testa preoccupata chiede ai bambini di scrivere tutte le preoccupazioni/pensieri che affollano la loro mente, mentre la testa curiosa dà spazio alle scoperte di questi giorni, in cui spazio, tempo e relazioni si sono modificati significativamente.
Inviate i lavori dei vostri studenti/bambini tramite whatsapp al 3755682170 o all’indirizzo oasi@ilcalabrone.org.
Sarà nostra cura raccogliere i pensieri dei bambini, presentarli, raccontarli, utilizzarli per capirne di più! Come spesso accade, sono i bambini a darci degli spunti di riflessione importanti, a farci le domande giuste di fronte a situazioni nuove, inaspettate e difficili.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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