Cosa fare nella vita? Chiedilo a Omero, Dante o Shakespeare

Francesca Marmaglio
Al Teatro Sociale il primo dei tre incontri del Mese Letterario dedicato alle scuole. La chiave proposta presenta la letteratura come bussola per orientarsi nella vita
Omero, Dante e Shakespeare compagni di viaggio
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Può la letteratura rispondere agli interrogativi più assillanti e alla volta dolorosi dei giovani d’oggi? Può farlo Omero con Ulisse, Dante con i gironi dell’Inferno o Shakespeare con l’Amleto? Sì, possono farlo. E a sperimentarlo, grazie al progetto dell’Associazione Mese Letterario, sono stati circa 700 studenti degli Istituti superiori Gambara, Luzzago, Lunardi e Fermi che questo giovedì hanno assistito al primo dei tre appuntamenti – gli altri saranno l’11 dicembre e il 14 febbraio – con gli studiosi Valerio Capasa, Francesco Fadigati e Edoardo Rialti che partecipano all’edizione del Mese Letterario dedicata alle scuole e che questa mattina hanno incontrato gli studenti al Teatro Sociale di Brescia.

Studenti al Teatro Sociale per il primo dei tre incontri proposti dall'Associazione Mese Letterario - © www.giornaledibrescia.it
Studenti al Teatro Sociale per il primo dei tre incontri proposti dall'Associazione Mese Letterario - © www.giornaledibrescia.it

La letteratura come bussola

«Spesso si chiede anche alla scuola di organizzare modalità di orientamento per gli studenti – ha detto Laura Ferrari, presidente dell’associazione – , noi abbiamo pensato che la letteratura potesse essere un canale perfetto. Nelle opere di questi grandi autori ci sono le nostre stesse paure, le nostre stesse domande e questo ci fa sentire meno sbagliati».
Una mano tesa ai giovani che stanno cercando di capire chi sono, a quelli che non riescono a superare un dolore, a quelli che che vorrebbero più autonomia senza però tralasciare le responsabilità: «Omero continua dopo 3000 anni a parlarci perché continua a toccare le nostre vite – ha raccontato lo studioso Capasa - riesce a toccare la nostra nostalgia, il dolore del ritorno, la nostalgia di un posto che sia davvero casa al di là di tutte le avventure che ci possono capitare quello che ci serve è una Penelope che ci aspetti».

Concorso letterario

Al termine degli appuntamenti gli studenti potranno partecipare ad un concorso letterario sul tema del progetto: «Quello che siamo riusciti a sperimentare – ha detto Alessia, studentessa del liceo linguistico Gambara - è che la letteratura ci unisce, non solo tra di noi, ma anche con le generazioni passate. Ci fa capire dinamiche fondamentali. Abbiamo concretizzato l’importanza della letteratura che oltre ad essere fonte di piacere è anche fonte di riflessione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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