Class in Action al Gigli di Rovato: l'articolo-2
Il luogo in cui la grande sfida della sostenibilità incontra lo sviluppo di nuove professioni. Questo sono stati chiamati a raccontare - misurandosi in prima persona con gli strumenti, le potenzialità e le difficoltà propri dell’informazione giornalistica multimediale - i 250 ragazzi in rappresentanza di dieci istituti superiori di città e provincia che quest’anno hanno preso parte alle attività di Pcto (i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, la vecchia Alternanza scuola lavoro) promosse dal Giornale di Brescia. Un cammino che ha mosso i suoi primi passi all’inizio di gennaio e che si conclude ora con la pubblicazione online degli elaborati degli studenti.
Abstract
Abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad un lavoro con il Giornale di Brescia, scrivendo un articolo sulla GDO, approfondendo la tematica dei prodotti biologici. Aderendo a questo progetto ci siamo esercitati sulla scrittura e sul lavoro collettivo. Abbiamo intervistato i manager di due diverse catene di supermercati: il Conad e il Famila perché volevamo conoscere come si organizzavano e cosa prediligevano tra prodotti biologici e a Km0. Abbiamo osservato che non ci sono differenze né dal punto di vista dei consumatori né da quello dei venditori.
Abbiamo poi finalmente visitato il Giornale di Brescia. Alcuni giornalisti ci hanno spiegato in cosa consiste il loro lavoro, le procedure necessarie per l’acquisizione di notizie, e come si costruisce il giornale. Inoltre ci hanno mostrato lo studio e le modalità della messa in onda del telegiornale, e i diversi spazi del Giornale di Brescia.
Articolo
Produzione degli alimenti: chilometro zero o bio?
È questa la domanda che abbiamo fatto ai dirigenti di due supermercati della nostra zona: il Conad di Rovato e il Famila di Corte Franca, che offrono al pubblico una vasta gamma di prodotti a prezzi accessibili. Non richiedendo conservanti o additivi chimici particolari, l’acquisto del prodotto biologico è legato a scelte sostenibili nel rispetto dell’ambiente e nella tutela della salute. Ipermercati e supermercati sono i canali che veicolano la maggior parte delle vendite bio: nel primo caso 1,4 miliardi di euro a luglio 2022; nel secondo 272 milioni di euro, in crescita del +14% rispetto all’anno precedente, dicono le statistiche di FederBio. Per garantire freschezza e qualità, sia Famila che Conad effettuano periodicamente accurati controlli dei prodotti nei loro magazzini centralizzati, per dare maggiori garanzie ai consumatori, sempre più attenti e consapevoli.
Tuttavia, se questi supermercati non rinunciano a vendere le merci dei brand più conosciuti, la scelta di acquistare prodotti a Km 0, assume sempre più importanza nelle strategie di vendita. In contrapposizione a quei prodotti spesso di origine non adeguatamente certificata, privilegiare le merci a Km 0, favorisce la riscoperta e salvaguardia delle risorse naturali e degli antichi sapori, la cooperazione fra i produttori locali e il legame col territorio. Il modo in cui viene prodotto, trasformato e trasportato il cibo è uno dei fattori che contribuisce al cambiamento climatico, per questo scegliere i produttori locali permette di risparmiare anche sulle spese di trasporto e diminuire le emissioni di CO2.
Ma si sa, per il compratore il prezzo degli alimenti è importante, soprattutto dopo gli aumenti causati dalla recente pandemia e dall’inflazione. Ormai le famiglie preferiscono comprare il necessario, evitando di fare grandi scorte e preferendo prodotti sani e genuini. Sostenibilità, bio e Km 0 sono il futuro.
@Buongiorno Brescia
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