Scuola

Caos precari, la posizione del Ministero dell’Istruzione e del Merito

La Redazione Web
Pubblichiamo la nota completa del dicastero, inviata a seguito dell’articolo uscito sul GdB nel quale si racconta del quesito sbagliato che ha bloccato il concorso per i docenti
La sede a Roma del Ministero dell'Istruzione e del Merito
La sede a Roma del Ministero dell'Istruzione e del Merito
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Dopo l’uscita dell’articolo uscito sul quotidiano odierno e sul sito del Giornale di Brescia in merito al caos che ha investito i docenti precari, il Ministero dell'Istruzione e del Merito vuole esprimere la sua posizione. Pubblichiamo la nota completa a firma di Carmela Palumbo, capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del dicastero.

«In merito all’articolo pubblicato dal Giornale di Brescia, “Un quesito errato congela il concorso. Precari della scuola ancora nel caos” si precisa che i candidati non dovranno spostarsi a Roma per svolgere la prova, ma recarsi presso la sede regionale competente.

I quesiti del concorso sono stati elaborati da una Università statale selezionata sulla base di apposito bando pubblico e successivamente verificati da una Commissione nazionale composta da docenti universitari, dirigenti tecnici, docenti di scuola e dirigenti scolastici, incaricati di garantire il rigore e l’equità della selezione.

La scelta di somministrare un nuovo quesito ai soli candidati coinvolti è stata assunta con il conforto dell’Avvocatura generale dello Stato, al fine di tutelare i principi di imparzialità e parità di trattamento.

Si ricorda che nella storia dei concorsi pubblici si sono verificati casi ben più complessi e problematici, con intere procedure annullate o interi turni da ripetere. Per esempio, nei precedenti concorsi del 2020, anch’essi con prove scritte con quesiti a risposta multipla, sono stati accertati ben 93 quesiti errati, di cui 89 oggetto di annullamento in autotutela e 4 di annullamento da parte degli organi di giustizia amministrativa. In questo caso, invece, si tratta di una correzione mirata, limitata e proporzionata, a garanzia della correttezza della selezione.

Si precisa, infine, che è stato avviato un procedimento interno per accertare eventuali responsabilità nella formulazione del quesito errato. I responsabili saranno sanzionati, come previsto dalle norme vigenti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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