Caos docenti, supplenti protestano fuori dall’Ufficio scolastico
C’è chi è partito da Chieti in treno ma «per fortuna ho casa in affitto qui a Brescia», chi è arrivato dalla Sicilia e dorme dagli amici, chi ha messo in moto l’auto da Benevento e ora aspetta in hotel. È il popolo dei docenti delle scuole bresciane, appesi a un filo dopo che il sistema delle convocazioni è andato in tilt e ha bloccato le prese di servizio di circa 3mila docenti.
Questa mattina una delegazione si è riunita in presidio davanti all’Ufficio scolastico territoriale (Ust) di via Sant’Antonio a Mompiano. «Siamo arrivati al punto più basso nel rispetto della dignità del lavoratore», denunciano dal sit-in. «Non possiamo fare altro che aspettare», dice sconsolata una docente incinta.
Per loro ancora nessuna novità: la dirigente dell’Ust di Brescia Filomena Bianco ancora non rilascia dichiarazioni, mentre ha avuto un colloquio con gli agenti della Digos per la gestione dell’assembramento davanti al Provveditorato.
Errore umano e dell’algoritmo
Una delegazione del Collettivo Assenze Ingiustificate è stata ricevuta dai dirigenti dell’Ust di Brescia. Un incontro di circa un’ora durante il quale è stato fatto il punto della situazione circa le difficoltà del sistema. All’origine ci sarebbero, oltre che errori dell’algoritmo, anche errori umani. Nella giornata di oggi dovrebbero essere pubblicate le nuove nomine. Un’indiscrezione confermata anche al sindacato Gilda insegnanti.
L’interrogazione a Valditara
Sul caso sono intervenuti anche i senatori del Partito democratico, Simona Malpezzi e Alfredo Bazoli, che hanno annunciato di aver depositato un’interrogazione parlamentare. «Il ministro Valditara invece di pensare solo alle sue personalissime battaglie ideologiche e propagandistiche per far tornare indietro la scuola di un secolo, spieghi perché si sta registrando un caos mai visto prima per quanto riguarda le immissioni in ruolo e le supplenze», dicono.
«Il ministro invece di spendere tutto il suo tempo a ricostruire la scuola del secolo scorso si occupi di far funzionare quella del 2024. Il compito di Valditara è far partire in modo ordinato l’anno scolastico: cosa che non sta facendo».
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