Caos docenti, tutto da rifare col nuovo elenco dei posti da coprire

Anita Loriana Ronchi
All’origine del pasticcio c’è l’errore sulle disponibilità inserito nel sistema: adesso l’Ufficio scolastico territoriale deve attribuire le nuove nomine
La protesta degli insegnanti fuori dalla sede dell'Ufficio scolastico territoriale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
La protesta degli insegnanti fuori dalla sede dell'Ufficio scolastico territoriale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Da «congelate» sono passate ad «annullate» le nomine dei 3mila docenti convocati lunedì mattina per prendere servizio nelle sedi loro assegnate e rimandati a casa.

L’Ufficio scolastico territoriale ha pubblicato sul proprio sito un elenco aggiornato, «a seguito di riesame», delle disponibilità dei posti da attribuire ai docenti nominati da Gae (Graduatorie ad esaurimento) e Gps (Graduatorie provinciali per le supplenze) per l’anno 2024-2025. Disponibilità che, ieri, erano ancora oggetto di verifiche e controlli con l’auspicio di riuscire a concludere «prima possibile», entro oggi si spera. Il che significa che, con i nuovi dati inseriti, l’algoritmo sarà fatto girare di nuovo e gli interessati riceveranno un nuovo avviso con nomina e sede.

Cosa succede ora

Tutto da rifare, dunque, per le assegnazioni (mentre graduatorie e punteggi restano invariati). Il pasticcio sarebbe stato causato da una «errata individuazione delle disponibilità iniziali», per cui «si è provveduto alla tempestiva revisione delle operazioni di reclutamento del personale docente a tempo determinato da Gae/Gps», dichiara una nota dell’Ust diramata lunedì sera.

Maggiori posti disponibili rispetto a quelli considerati in un primo tempo: quanti in più non si sa, se siano tanti o pochi, in quale percentuale. Un numero, però, sufficiente a determinare uno scenario che non era prevedibile sabato sera, quando migliaia di insegnanti hanno ricevuto la mail che raccomandava di presentarsi lunedì nelle scuole bresciane, pena la decadenza del contratto. E che deve essersi palesato nella giornata di domenica, visto che la nota dell’Ust che invitata i dirigenti scolastici a bloccare temporaneamente le operazioni di nomina è giunta alle segreterie lunedì mattina alle 7.33.

Ora ai docenti non resta che attendere il nuovo «responso» dell’algoritmo, con la possibilità tutt’altro che remota che le carte vengano sparigliate e che cambi la sede o anche il monte ore (spezzone piuttosto che cattedra, o viceversa) loro assegnati. La buona notizia è che, con una maggiore abbondanza di posti, nessuno dovrebbe restare escluso.

«La macchina va avviata con anticipo»

I sindacati prendono atto delle notizie, anche se l’accaduto lascia l’amaro in bocca. «Ribadisco – afferma Luisa Treccani, segretaria Cisl Scuola –: per preparare il nuovo anno scolastico senza fretta e nel rispetto di tutti, la macchina va avviata con largo anticipo. Inoltre, i docenti che esprimono le preferenze devono essere messi in condizione di conoscere posizione in graduatoria e sedi per non fare una scelta al buio. Il cosiddetto algoritmo dovrebbe ricreare completamente la condizione della chiamata in presenza di storica memoria».

Perplessità vengono poi avanzate sul metodo, ossia la mancanza di uno scambio diretto di informazioni, sottolinea Gianluigi Dotti della Gilda degli insegnanti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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