Brescia, al liceo «Carli» la scuola futura diventa realtà
La scuola del futuro è realtà al liceo internazionale d’impresa Guido Carli, istituto d’istruzione superiore nato nel 2013 per volontà di Aib per introdurre i giovani al fare impresa e al sapere d’eccellenza.
L'altro giorno, nella sede di via Stretta, è stata presentata l’offerta formativa per il 2019/2020, con tante novità che riguardano sia i liceali sia i ragazzi delle medie. «Oltre ai percorsi quadriennali scientifico e delle scienze umane (opzione economico-sociale e classico), proponiamo un liceo quinquennale a indirizzo scientifico (opzione scienze applicate, con coding e robotica) - ha spiegato la preside del Carli Donatella Preti -. Si tratta di un percorso in cui gli studi scientifico-tecnologici rappresentano l’elemento caratterizzante, così da poter affrontare meglio le sfide tecnologiche del futuro».
Necessità, quest’ultima, sottolineata anche dal direttore di Fondazione Aib Cinzia Pollio: «Come tante ricerche dimostrano, mancano laureati nelle aree Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, ndr). Questo è anche un problema culturale, ancora più urgente se si guarda al gender gap: le donne sono il 30% degli iscritti ai corsi di laurea in ingegneria e tecnologia. Un buon orientamento va realizzato fin dalla preadolescenza, età in cui si prendono le prime decisioni per il futuro».
A questo proposito, la presentazione è stata anche occasione per far sperimentare a una cinquantina di ragazzi di seconda e terza media laboratori gratuiti di scienze naturali, fisica, robotica e matematica. Agli studenti delle medie saranno indirizzati, da settembre, i programmi «Steam», con laboratori di scienze, tecnologia, ingegneria, arte e matematica, e «Leader del futuro», con hackaton sui grandi temi del domani. Altra caratteristica saliente del Guido Carli è l’internazionalità, con la durata quadriennale allineata con le scuole estere, un forte potenziamento delle lingue straniere e la proposta di esperienze formative fuori dall’Italia.
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