Scuola

Assistenti all'autonomia: a Brescia sit-in degli educatori davanti alla prefettura

Anche i bresciani aderiscono alla mobilitazione nazionale per chiedere che la professione ottenga l'internalizzazione nel personale scolastico
LA PROTESTA DEGLI EDUCATORI
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Mobilitazione nazionale per gli assistenti educativi all’autonomia e all’inclusione scolastica che quotidianamente assistono in classe gli studenti portatori di handicap. Anche a Brescia, di fronte la prefettura, la Fp Cgil ha organizzato un sit-in di protesta per chiedere che la professione di queste persone, 65mila in tutta Italia, 1700 nella provincia di Brescia, ottenga il giusto riconoscimento, soprattutto attraverso l’internalizzazione del loro profilo nel personale scolastico, appoggiando i disegni di legge all’esame del Parlamento che si stanno muovendo in questa direzione.

Sono educatori che danno un sostegno alle alunne e agli alunni con disabilità, un ruolo ritenuto indispensabile all’interno della scuola, per l’integrazione dei ragazzi nel percorso scolastico. Nonostante questo, sono figure che non fanno parte del personale, lavorano principalmente per cooperative sociali esterne, molto spesso con contratti precari, sotto un regime di part time verticale ciclico: questo significa che lavorano solo alcuni periodi dell’anno, rimanendo scoperti negli altri, senza alcuna garanzia. E se l’alunno si assenta a scuola, non vengono retribuiti.

Al Parlamento chiedono il riconoscimento della loro professione e del ruolo educativo che hanno nello svolgimento dei servizi di inclusione scolastica e una retribuzione stabile.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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