Al Copernico gli studenti hanno le idee chiare sul futuro
In un’offerta cittadina che, per quanto riguarda i licei ad indirizzo scientifico, è molto variegata, l’Istituto Copernico ha saputo ritagliarsi un posto di prim’ordine nella disfida, focalizzando l’attenzione sullo studente, materia prima sulla quale lavorare per formare i cittadini del domani. Ci tiene molto il preside, prof. Luciano Tonidandel, a sottolineare come, nei vari progetti di alternanza scuola-lavoro, i ragazzi vengano collocati nelle realtà cittadine con l’obiettivo di mettere in luce le proprie inclinazioni personali, stimolandone così fantasia e creatività.
Gli studenti che prendono parte all’alternanza sono quasi 800: e non si sono fatti trovare impreparati al Copernico, poiché già prima dell’entrata in vigore del decreto «Buona Scuola», i giovani venivano mandati, volontariamente, a misurarsi con il mondo del lavoro. Il dato interessante, sottolineato dalla professoressa Bertolini che, insieme alla collega Pagnoni, ha il mandato organizzativo per l’alternanza, è quello che l’80% degli studenti già in terza sa cosa vuol fare da grande e, facendo degli stage in aziende, durante il triennio, dove possono misurarsi con i loro ambiti di indirizzo futuro, continuano poi gli studi universitari a conferma della scelta iniziale.
Alta è la richiesta verso il mondo sanitario, coinvolgendo enti come l’Ospedale Civile e i presidi sanitari di Manerbio, Desenzano e Chiari, la Domus, l’Istituto Manzoni, e un progetto pilota che partirà quest’estate con il Richiedei di Gussago, dove i giovani prima verranno preparati per il test di medicina, poi passeranno a conoscere i vari reparti: dalla teoria alla pratica. Non solo enti pubblici, ma anche professionisti del settore, financo centri privati di fisioterapia. Progetti anche in ambito architettonico, dove i ragazzi, impegnati con lo studio Boschi e Serboli, hanno vinto una gara d’appalto bandita dal Comune di Carpi.
«Siamo anche davvero molto fieri - , dice la professoressa Bertolini - del progetto ABC Digital, con i ragazzi che hanno insegnato agli ospiti di Casa Vittoria, una casa di riposo, ad utilizzare gli smartphonese le nuove tecnologie. Qui entra in gioco l’importanza dell’aspetto affettivo nella relazione tra giovani ed anziani». Una scuola internazionale il Copernico coinvolta, insieme ad altri 5 istituti nazionali, nel progetto Pasch voluto dal Consolato tedesco, per meglio conoscere la cultura e la lingua germanica. E, in aggiunta, gli ottimi risultati nelle competizioni sportive provinciali e regionali non possono che essere specchio del saggio detto «mens sana in corpore sano».
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