Al Cfp Zanardelli si studia l’estetica oncologica

Francesca Marmaglio
Future estetiste ed estetisti potranno imparare a trattare i pazienti oncologici dal punto di vista estetico: la scuola di Brescia è la prima in Italia a prevedere questa materia
Marco Pardo, Cristina Fornoni e Mariabeatrice Simoni - Foto © www.giornaledibrescia.it
Marco Pardo, Cristina Fornoni e Mariabeatrice Simoni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Piccole accortezze che diventano fondamentali. L’estetica oncologia diventa una materia scolastica al Cfp Zanardelli. Nella sede di Brescia infatti le future estetiste si prepareranno per seguire anche clienti oncologici.

Il senso del corso

«Nel desiderio di continuare a migliorare la formazione che proponiamo – ha detto il direttore generale Marco Pardo –, questa volta ci siamo dedicati all’estetica. Vogliamo qualificare sempre di più i nostri studenti così che possano avere più competenze possibili una volta terminato il nostro percorso».

Cicatrici post operazione da trattare, ma anche la scelta dei prodotti corretti da usare su una pelle aggredita da chemioterapia e radioterapia, senza dimenticare la caduta dei capelli e di sopracciglia e ciglia.

Grazie alla materia scolastica insegnata dalla professionista Cristina Fornoni, ex studentessa del Cfp, e dalla docente Mariabeatrice Simoni, le studentesse sapranno rapportarsi con le dovute cautele alle clienti oncologiche. E ai clienti: in realtà anche gli uomini da qualche anno si rivolgono ai centri estetici.

I primi in Italia

«Per prima cosa dobbiamo ringraziare il Cfp che ha voluto investire in questa materia – ha spiegato Fornoni –. Durante la prima lezione abbiamo cercato di capire cosa sapessero già gli studenti sulla tematica. È stato un momento molto forte perché ci hanno raccontato molte esperienze che hanno avuto, anche familiari. Un’estetista oggi deve sapere come trattare un paziente oncologico. Altrimenti i clienti tornano con dei problemi».

Il Cfp Zanardelli è la prima scuola in Italia a partire con una materia dedicata all’estetica oncologica: «Daremo agli studenti in questi quattro anni, informazioni generali che se voranno proseguire nella professione poi dovranno approfondire – ha spiegato Simoni –. Avranno anche la possibilità di fare un tirocinio in conclusione del percorso».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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