Scienza

Un architrave leggero cambia l'edilizia

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Idee semplici che corrispondono a soluzioni efficaci e migliorative. Innovare, applicando principi già noti, capita molto più spesso di quanto si creda. Talvolta è sufficiente l'osservazione, ma nella maggior parte dei casi si accende la classica lampadina.
Le architravi di porte e finestre, i classici travetti in cemento armato con fondello in laterizio, potrebbero essere considerati elementi di natura e caratteristiche ampiamente consolidate.

Invece nella recente lista dei prodotti premiati per l'innovazione tecnologica nel settore dell'edilizia finisce proprio questo manufatto, genialmente modificato per rispondere alle esigenze ambientali e di sicurezza delle moderne costruzioni.

La chiave innovativa del brevetto, denominato in modo emblematico «Klimatrave», consiste nella sostituzione del fondello in laterizio con polistirene espanso estruso (in acronimo XPS) che garantisce un altissimo livello di isolamento, pesi ridotti del 50%, eliminando ponti termici, condense e muffe. Dietro questa soluzione c'è una storica azienda tutta al femminile giunta alla terza generazione e specializzata in manufatti di cemento, che con questo prodotto risolve un nodo delicato tra l'edilizia tradizionale e l'efficienza energetica.

«Abbiamo studiato il problema del ponte termico dell'architrave in laterizio non isolato in corrispondenza del vano finestra - spiega Laura Testa, una delle figure in rosa di Triplok che ha generato il brevetto -. La differenza di temperatura superficiale tra muro esterno e interno espone a rischi di condensa e formazione di muffe, non completamente risolvibili neppure con accorgimenti come il classico cappotto isolante che peraltro richiede spazio utile per essere realizzato. Ci è sembrato logico intervenire a monte, sviluppando un elemento che contenesse la soluzione, ovvero un fondello in materiale isolante che riduce la perdita di calore migliorando l'efficacia dell'involucro».

L'ingegneria edilizia è impegnata a individuare nuove tecnologie che garantiscano l'isolamento ottimale dei fabbricati, con conseguente risparmio energetico e riduzione della manodopera, sia in fase di costruzione che nel tempo. Non tralasciando la sicurezza dei manufatti e la capacità di sopportare carichi e sollecitazioni. L'architrave è un elemento essenziale per realizzare aperture in una parete e l'utilizzo di prodotti prefabbricati comporta numerosi vantaggi, consentendo di ottenere notevoli proprietà meccaniche. In caso di involucri sempre più isolati, termicamente necessari per ottenere edifici energeticamente efficienti, il nodo in corrispondenza dell'architrave può portare alla formazione di ponti termici difficili da correggere a causa del poco spazio a disposizione. Il brevetto Klimatrave risolve il problema sostituendo al classico fondello in laterizio un pannello di polistirene espanso estruso che combina bassi valori di conducibilità termica con alte resistenze meccaniche. A queste proprietà si associa un bassissimo indice di assorbimento d'acqua, per cui nel tempo le capacità termiche del materiale non si alterano. Un'idea nata a Montello, sede di Triplok, dove i cervelli al femminile studiano come migliorare la qualità del costruire.

Eugenio Sorrentino

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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