Lo spettacolo dei granelli di sabbia ingranditi al microscopio
Pietre modellate dall’acqua, minuscoli frammenti di foraminiferi, resti di antiche eruzioni vulcaniche, cristalli, scheletri di spugne ormai ridotte ormai in pezzi indistinguibili a occhio nudo, bianca olite che ricorda la purezza delle perle.
In una parola: sabbia. Sabbia che a noi sembra indistinguibile nella sua massa, ma che per Gary Greenberg, fotografo, scienziato, insegnante e autore che vive alle Hawaii, merita di essere analizzata e valorizzata fin nel più piccolo elemento. In che modo? Con microscopi, attraverso cui realizza fotografie sorprendenti dei granelli di sabbia raccolti in diverse parti del mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, dal Nicaragua alla Corsica, che rivelano una varietà di forme e colori inimmaginabile a occhio nudo. Visti così da vicino, ingranditi di circa 300 volte, i granelli si trasformano in composizioni astratte.
Il risultato di questo lavoro è pubblicato online, sul sito sandgrains.com, ma anche in libri. L’obiettivo dichiarato è svelare alle persone la magnificenza della natura anche dove non la si vede.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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