L’immunologo Mantovani e il Castelli premiati con il Nobel lombardo
«Attirare cervelli, trattenere cervelli, trattenere i giovani è la nostra sfida. E il premio Lombardia è ricerca è un incoraggiamento per me e per tutta la comunità a lavorare in questo senso». L'immunologo Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Irccs Humanitas, ha ricevuto oggi il «Nobel lombardo» al termine della settima edizione della «Giornata della ricerca», ideata e realizzata da Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi Ets per premiare la miglior scoperta nell'ambito delle scienze della vita.
Dopo diverse esperienze di ricerca all'estero, Mantovani ha fatto ritorno in Italia lavorando all'Istituto di Ricerca Mario Negri, all'Università di Brescia e quindi a Humanitas University, dove ha insegnato Patologia generale.
Le motivazioni
Un riconoscimento da un milione di euro, consegnato a lui per le sue «scoperte fondamentali sul ruolo dell'immunità innata e dell'infiammazione nel cancro». Risorse che verranno impiegate «per reclutare e trattenere cervelli sul territorio della nostra regione e per fare ricerca nel settore dell'immunologia dei tumori, che è una delle frontiere della lotta contro il cancro».
La cerimonia
Alla cerimonia di premiazione, che si è svolta questa mattina al teatro alla Scala di Milano, hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l'assessore regionale all'Università, ricerca e innovazione Alessandro Fermi. «Mantovani – ha detto Bernini a margine dell'evento – è un lombardo che ha fatto tante esperienze all'estero, ha fatto ricerca e quindi non appartiene alla categoria dei cervelli in fuga, ma dei cervelli che vanno a ibridare le loro competenze all'estero per poi tornare. E questo è probabilmente il messaggio più importante, più significativo di un premio che io apprezzo moltissimo».
La giuria
La scelta di premiare Mantovani è stata fatta da una giuria di 14 top scientist presieduta da Patrizia Caraveo, direttore dell'istituto di astrofisica spaziale di Milano, e il riconoscimento dovrà essere utilizzato per il 70% per attività di studio e analisi da condurre in Lombardia.
Scuola
Durante la cerimonia è stato premiato anche il Castelli di Brescia, classificatosi terzo nella sezione dedicata alle scuole. L’istituto si è aggiudicato in totale 9mila euro (di cui 4mila destinati alla classe che ha partecipato al concorso) dopo aver presentato un progetto innovativo di monitoraggio della qualità dell’aria da remoto incentrato su uno zaino smart e green, in grado di rilevare in tempo reale vari indicatori dell’inquinamento atmosferico e trasmetterli a un server centrale.
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