La tremenda potenza degli artigli

Il becco dalla forma adunca viene generalmente utilizzato solo per fare a pezzi le prede catturate. Ma come fa un'aquila a trasportare al nido una preda grande come un camoscio? I suoi artigli hanno grandi dimensioni e possono esercitare una pressione pari a 70 chilogrammi per centimetro quadrato. Un paragone? La mano di un uomo può raggiungere al massimo i 20 chilogrammi per centimetro quadrato... Quando si dice «potenza della natura». L'aquila reale ha a disposizione due modi per cacciare: all'agguato e in volo, solitamente cerca di sorprendere le prede. Di solito cacciano in due: un'aquila vola bassa per mettere paura alla preda e l'altra dall'alto cerca di catturarla, segno di una strategia maturata durante l'evoluzione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato