La Mole. Un monumento dedicato ai numeri

Dal 2001 la Mole Antonelliana è curiosamente gemellata alla sequenza di Fibonacci: la cupola ospita infatti il «Volo dei numeri», un'opera dell'artista Mario Merz (1925-2003) costituita dai primi termini della serie.
Grandi caratteri rossi che si illuminano la notte, disposti verticalmente in ordine crescente dal basso verso l'alto: un volo con il quale l'artista, esponente di spicco del movimento Arte povera e da sempre attratto da questi numeri, ha voluto rappresentare l'esplosivo processo organico di crescita insito in moltissimi fenomeni naturali.
Ed è proprio dalla crescita di una colonia di conigli che è nata la storia di questa successione: Fibonacci nel XIII secolo si era infatti posto il problema di quante coppie di conigli adulti si potessero ottenere in un anno, supponendo che ogni coppia generasse un'altra coppia ogni mese e che le coppie più giovani fossero fertili a partire dal secondo mese di vita.
La formula di Binet, elaborata nel 1843 ma già conosciuta da Eulero, consente di calcolare qualsiasi numero di Fibonacci data la sua posizione n nella successione.
La Mole Antonelliana, quindi, oggi è un «monumento» alla logica espressa dal Fibonacci.
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