Scienza

Il primo scatto del buco nero è la foto scientifica dell'anno

Nella classifica di Nature anche i segni dell'uomo sul clima e l'ambiente
La foto del buco nero -© www.giornaledibrescia.it
La foto del buco nero -© www.giornaledibrescia.it
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Il 2019 sarà ricordato senz'altro come l'anno della prima immagine mai ottenuta di un buco nero. Ma tra le fotografie scientifiche più belle di questi 12 mesi, la rivista Nature ha scelto anche quella dell'assottigliamento dei ghiacci ripreso da un drone, una foca che riposa tranquilla e alcune delle più minuscole creature viventi.

Tra gli scatti realizzati nel mondo dell'infinitamente piccolo, Nature segnala l'immagine di un cerchio cellulare multicolore (realizzata dai ricercatori del Massachussets Institute of technology e del Dana-Farber Cancer Institute), dove ogni puntino rappresenta una delle circa 100.000 cellule del macaco reso, e ogni colore i diversi tessuti. Poi c'è la foto dei microorganismi a forma di tromba, vincitrice del secondo premio della Nikon Small World Photomicrography Competition, ottenuta da Igor Siwanowicz, del Janelia Research Campus di Ashburn, con un ingradimento di 40 volte di alcuni protozoi unicellulari d'acqua dolce.

Florian Ledoux ha invece usato un drone per immortalare i ghiacci marini della Groenlandia, tanto assottigliati da apparire quasi frantumati, per via delle ondate di calore primaverili e del caldo estivo.

Altro record segnato nel 2019 è stata la prima passeggiata spaziale della storia tutta al femminile, che ha visto protagoniste lo scorso 18 ottobre le astronaute della Nasa Christina Koch e Jessica Meir. Un momento reso possibile dall'arrivo di quest'ultima sulla Stazione spaziale internazionale a bordo della Soyuz, come mostra la foto scattata dalla collega Koch. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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