Scienza

I frutti velenosi dell'edera

Hedera helix, l'edera, l'Araliacea sempreverde ben nota a tutti, possiede frutti costituiti da bacche bluastre, diametro su per giù di un pisello, raccolte, all'estremità dei rami fertili, in infruttescenze tondeggianti.
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Hedera helix, l'edera, l'Araliacea sempreverde ben nota a tutti, possiede frutti costituiti da bacche bluastre, diametro su per giù di un pisello, raccolte, all'estremità dei rami fertili, in infruttescenze tondeggianti. Sono bacche velenose per l'uomo in virtù della presenza di numerosi glucosidi fra cui l'ederina capace di provocare irritazioni molto gravi alle mucose dell'apparato digerente. Non lo sono invece per stornelli, merli e passeracei vari per i quali costituiscono alimento durante l'inverno. I visitatori alati del mio incolto, dopo avere spogliato il Caco dei suoi frutti, hanno dato di becco all'edera, non trovando nulla di meglio. In tal modo avvantaggiano la pianta che per il trasporto dei suoi semi si avvale dei loro voli e delle loro deiezioni per disseminare progenie. Rendono un servizio a Flora sempre che le «schite» finiscano su adatto terreno.

Arturo Crescini

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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