Elettroencefalogramma in riva al lago contro lo stress da Covid
Il contatto diretto con gli ambienti naturali genera appagamento e rigenerazione. L’esperienza è diffusa e ciascuno può raccontare la propria, ma come si può renderla oggettiva descrivendola in un contesto di ricerca scientifica con parametri rigorosi raccolti con le più avanzate tecnologie? La risposta a questa domanda è uno degli scopi di una ricerca avviata in Lombardia, con particolare approfondimento sulle montagne della nostra provincia, dal gruppo di lavoro di Thimus, azienda specializzata in neuroscienze applicate con sedi a Brescia e a San Francisco.
Il gruppo di lavoro guidato da Andrea Bariselli e da Mario Ubiali è risultato vincitore di un bando internazionale destinato a start up innovative con il progetto Thalea, finalizzato a mappare l’impatto psicologico generato dalla pandemia, e a promuovere il contatto con la natura come metodo terapeutico accessibile da tutti. La metodologia d’indagine, che ha comportato nelle scorse settimane l’organizzazione dei primi due campi di raccolta dati nella Val Grande e in Valle Adamè, ha visto svolgersi in questi giorni il terzo momento di lavoro ancora in Valcamonica nella zona del rifugio Aviolo...
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