Scienza

È il solstizio d'inverno, il giorno più corto dell'anno

Secondo il calendario astronomico alle 23 e 23 avrà ufficialmente inizio la stagione invernale
  • L'alba invernale sul piano di Lo innevato a Bione - Foto Rita Treccani
    L'alba invernale sul piano di Lo innevato a Bione - Foto Rita Treccani
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Il solstizio d’inverno cadrà quasi allo scadere del 21 dicembre, alle 23 e 23 di oggi. Secondo il calendario astronomico da quel momento avrà inizio la stagione invernale. Dunque oggi sarà il giorno con meno ore di luce dell’anno, proprio come il giorno del solstizio d’estate risulta essere quello con più ore di luce.

Contrariamente a quanto si pensi non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno. In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta prima: per le prime due settimane di dicembre l'orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.41 e le 16.42.

Benché sia il giorno più corto e buio dell'anno, il solstizio d'inverno è sempre stato festeggiato positivamente poiché dal giorno successivo le giornate iniziano ad allungarsi e simbolicamente segna la vittoria del Sole sulle tenebre

Non tutti gli anni cade nello stesso giorno, perché è legato a fenomeni astronomici che prescindono dai calendari. La data esatta tende a ritardare di circa 6 ore ogni anno ed è per questo che sono stati creati gli anni bisestili che servono proprio a recuperare il ritardo accumulato (24 ore ogni 4 anni), evitando che si crei una sfasatura tra il nostro calendario e le variazioni climatiche stagionali.

Il solstizio è il momento in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione massima o minima, nel suo moto lungo l’eclittica, cioè il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto alla sfera celeste (cioè il cielo per come lo vediamo dalla Terra). È un moto apparente, perché in realtà è la Terra a girare intorno al Sole, ma muovendoci noi con il pianeta abbiamo l’impressione che a spostarsi nel cielo sia il Sole e non viceversa.

Il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva a giugno (quando iniziano l’estate nel nostro emisfero e l’inverno in quello australe), mentre a dicembre raggiunge il valore massimo di declinazione negativa (segnando l’inizio dell’inverno boreale e dell’estate australe). Il solstizio d’inverno - per chi vive nell’emisfero nord del pianeta - segna il momento in cui il Polo Nord è più lontano dal Sole (in relazione al suo asse, non in assoluto); il solstizio d’estate è, al contrario, il momento in cui è più vicino.

Il giorno più corto dell’anno cominciò ad essere celebrato dai nostri antenati, ad esempio intorno alle costruzioni megalitiche di Stonehenge, in Gran Bretagna, di Newgrange, Knowth e Dowth, in Irlanda o attorno alle incisioni rupestri di Bohuslan, in Iran, e della Val Camonica, in Italia, già in epoca preistorica e protostorica.

Un simbolo solstiziale è il vischio, pianta sacra per i Druidi, che veniva recisa dall'albero su cui nasceva, seguendo di una solenne cerimonia. La raccolta del vischio avveniva in due momenti particolari dell'anno: a Samhain (antica festa pagana che si festeggiava il 31 ottobre) e nel Giorno di San Giovanni. Il vischio era considerato la panacea per tutti i mali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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