Scienza

Conto alla rovescia per la Superluna

Apparirà circa il 7% più grande e un po' più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrebbe rendersene conto
Luna - © www.giornaledibrescia.it
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Questa sera la Superluna, la seconda di un poker previsto in stretta successione nel 2020, dopo la Superluna dello scorso mese e le due che seguiranno ad aprile e maggio. Sul canale Scienza e Tecnica dell'Ansa l'osservazione in diretta con il Virtual Telescope a partire dalle 17,15 che mostrerà la Superluna sorgere sugli spettacolari monumenti di Roma. Nella notte tra il 9 e il 10 marzo la Luna, infatti, sarà un po' più vicina, apparendo un po' più grande e luminosa del solito.

«La prossima Superluna apparirà circa il 7% più grande e un po' più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrebbe rendersene conto», rileva Gianluca Masi, astrofisico, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. «Infatti - prosegue - si tratta di variazioni non proprio eclatanti, che tuttavia aggiungono fascino all'evento, preziosa occasione per ammirale il nostro satellite naturale». La Luna piena apparirà un pò più grande e luminosa perché si verifica mentre il satellite si trova alla minima distanza dalla Terra (perigeo), in particolare alle 7,34 del 10 marzo, si troverà a 357.122 chilometri dalla Terra, contro una distanza media di poco più di 384.000 chilometri. Questa «sovrapposizione» tra Luna piena e passaggio al perigeo, dice Masi, viene ormai popolarmente indicata come «Superluna».

Il termine, in sé, prosegue «non ha alcuna valenza scientifica: in astronomia si preferisce parlare di Luna Piena al Perigeo, ma senza dubbio l'appellativo di Superluna ha un fascino tutto suo». Secondo Masi, «quella offerta dalla Superluna è una preziosa occasione per invitare a recuperare, in generale, la consapevolezza del paesaggio del cielo presso il grande pubblico anche dalla città, notoriamente poco favorevole alla visione delle stelle a causa dell'inquinamento luminoso». La diretta si inserisce infatti nelle attività del progetto «Dark Skies for All» (Cieli bui per tutti), dell'Unione Astronomica Internazionale (Uai), che punta a sensibilizzare sull'importanza di salvaguardare i cieli scuri. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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