Scienza

Ci sono tre bresciane nell’olimpo delle laureate in materie Stem

Le docenti Speranza e Comini e l'ingegnera Baccarin sono state segnalate sulla rivista Wired
Una giovane ricercatrice al microscopio: crescono le eccellenze femminili in campo scientifico
Una giovane ricercatrice al microscopio: crescono le eccellenze femminili in campo scientifico
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Donne Stem (appartenenti al mondo scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico), ma anche donne steam, in inglese «vapore», capaci di trasmettere energia con dentro forza di volontà e cultura, capaci di crescere una famiglia rivoluzionando - proprio come fece il vapore con Watt che nel 1765 lo introdusse nell’industria - ruolo e presenza femminile nel lavoro.

Donne non influencer, ma culturalmente influenti. Delle signore con laurea in materie scientifiche parla l’ultimo numero della rivista Wired, la «bibbia di Internet» fondata da Louis Rossetto e Nicholas Negroponte. Tre di queste lavorano a Brescia: sono (in ordine alfabetico) Giulia Baccarin (laureata in ingegneria biomedica al Politecnico di Milano e co-fondatrice a Salò di Mipu, che si occupa di manutenzione predittiva e intelligenza artificiale nelle industrie); Elisabetta Comini, docente di fisica sperimentale all’Università degli Studi di Brescia, dove guida il laboratorio Sensor occupandosi di ossidi metallici e studiando nuovi materiali, in particolare le nanostrutture di ossido quasi monodimensionali, per la ricerca anche in ambito di tecnologie per la comunicazione, l’alimentazione e la nanomedicina; e Maria Grazia Speranza, ordinaria di Ricerca operativa e presidente della International Federation of Operational Research Societies dell’Università degli Studi di Brescia.

Maria Grazia Speranza
Maria Grazia Speranza

Il corriere (mal pagato) che suona al nostro campanello per consegnare un pacco acquistato online non pensate arrivi per caso. A monte c’è lo studio delle cosiddette operations, ovvero le funzioni di un’impresa messe a disposizione del cliente: orari e conseguente ottimizzazione del tragitto dei furgoni per consumare e inquinare meno. Anche di questo - ma non solo - si occupa la professoressa Speranza «producendo» modelli e algoritmi, prevalentemente orientati a decisioni ottimali, che spesso vengono implementati in software. Gli ambiti applicativi dei metodi della ricerca operativa spaziano dalla produzione alla logistica, alla finanza, alla biologia.

Elisabetta Comini
Elisabetta Comini

Elisabetta Comini è tra gli scienziati e scholars italiani presenti nel Tis (Top Italian Scientists): è al primo posto nell’area «Material & Nano Sciences» della lista «Top Italian Women Scientists per Macroarea» e ventesima nella graduatoria generale (al sesto posto, per dire, c’è l’ex ministro Roberto Cingolani). Nel ranking mondiale della Elsevier, fondato sul database Scupus ed elaborato sull’impatto delle citazioni scientifiche, è 91esima nella categoria «Chimica Analitica» su 107.126 ricercatori internazionali. Intelligenza artificiale.

Giulia Baccarin
Giulia Baccarin

Giulia Baccarin è la fondatrice, con il messinese Giovanni Presti, di Mipu la cui funzione è portare tecniche predittive e di intelligenza artificiale in fabbriche e città per ridurre sprechi e costi e aumentare sostenibilità e competitività con Mipu Machine Care, cui si sono affiancate Mipu Energy data per un utilizzo razionale dell’energia e Inspiring Mipu che studia e crea le tecnologie alla base delle proposte. Qualche anno fa un algoritmo di manutenzione predittiva di Mipu fu utilizzato in una fornace che lavora dal 1963.

Più stem di così.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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