Cedracca erba dei muri
Cetrach, Asplenio, Cedracca, Erba dorata, Erba ruggine, Erba dei muri. Sono alcuni dei nomi regionali che si riferiscono a «Ceterach officinarum», piccola felce dalle fronde con pinne doppiamente sinuose, ossia pennatifide a lobi interi alterni. Si tratta di una pianticella elegante, quantunque Onorato Traverso, in Botanica orticola, la dica «non bella». De gustibus. Abita le rocce e i vecchi muri, in quest'ultimi dividendo gli spazi e le fessure con altre felci francamente muricole, quali gli Asplenium ruta-muraria e trichomanes. Officinarum, dal latino «officina» per farmacia, riguarda piante medicamentose che antichi autori prescrivevano per utilizzi spesso fantasiosi, «di dentro e di fuori». Valga per tutti, tra quest'ultimi, la credenza che le fronde «legate addosso alle donne esse sole o con milza di mulo, le facciano diventare sterili. Fronde da cogliere di notte, quando non luce la luna» (!)
Arturo Crescini
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