Scienza

Aeronautica. La sfida nei cieli fra l'F22 Raptor e il Sukhoi Pak Fa T-50

La tecnologia Usa punta sulle caratteristiche stealth del nuovo caccia militare, mentre la Russia risponde con la manovrabilità. Motori potenti per tutti e due i velivoli
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Lo stato dell'arte nel campo della superiorità area dei caccia in produzione ed in servizio è l'F-22 Raptor, costruito da Lockheed Martin e Boeing per l'Usaf. È una macchina monoposto di 5a generazione con elevate capacità stealth, la cui consegna dei 187 esemplari alle forze aeree statunitensi deliberati dal Congresso, verrà completata entro l'anno. È lungo 18.90 metri, con un'apertura alare di 13.56 ed è azionato da due turbofan PW F119- 100, ognuno con una spinta che sembra possa consentirgli una velocità massima di 2.25 Mach ad una tangenza di 19.812 metri.
È armato con un cannone Vulcan da 20mm e le sue stive, oltre ai piloni sub-alari, possono contenere e supportare bombe e missili aria-aria per circa 8 tonnellate. La dichiarata superiorità aerea è data dall'elevata capacità stealth, senza appendici esterne, che lascia ipotizzare, grazie ai profili, ai materiali ed alla pellicola Ram, Radar absorbent material, di cui è rivestito e che necessita di costante manutenzione, una Rcs, Radar cross section, pari 0,008 mq, circa quanto una pallina da tennis. Nonostante sia in servizio dal 2005, è ancora coperto da molti segreti militari, al punto che, contrariamente agli F-15, F-16 ed F-18, non è stato ceduto a nessun paese alleato, nemmeno in una versione depotenziata. La punta di diamante è data dalla possibilità di viaggiare in super-crociera, ovvero oltre la velocità del suono, senza l'ausilio dei post bruciatori. È accreditato di una velocità in questa condizione di oltre 1.85 Mach, contro gli 1.7 dichiarati in sede di collaudo e la velocità massima è ancora classificata. Gli ugelli di scarico, raffreddati per diminuire la traccia infrarossa, hanno una vettorabilità verticale di 40° gradi, valore che permette manovre ed angoli di attacco impensabili per altre macchine occidentali e per molte di produzione orientale. Un altro punto di forza è l'avionica.
La risposta orientale al Raptor è il Sukhoi Pak Fa T-50, di cui stanno volando i primi due prototipi e che viene costruito da una joint venture russo-indiana, che, dal 2016 al 2020, dovrebbe consegnare 270 esemplari a ciascuna nazione. Se il Raptor ha molti aspetti ancora classificati, dell'Su T-50 si sa ancora meno. Sarà anch'esso un caccia di 5a generazione stealth, con capacità di super-crociera, con nozzles agli scarichi, assenti nei prototipi, che permetteranno una vettorabilità a 360° gradi e con un'avionica pari, se non superiore, a quella della macchina occidentale.
 

Franco Armocida

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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