Oggi si ricorda sant'Isidoro l'agricoltore

Si festeggiano anche: sant' Eutizio di Ferento, martire; il beato Egidio da Vauzela, domenicano; san Severino di Settempeda, vescovo; san Ruperto
Sant'Isidoro l'agricoltore
Sant'Isidoro l'agricoltore
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Sant’Isidoro, detto «l'agricoltore», è figura popolarissima in Spagna, documentata da una fitta iconografia. Nato a Madrid verso il 1070/1080, lascia la famiglia d’origine e lavora sotto padrone come contadino, con impegno indefesso. Parimenti, si comunica ogni giorno e trova spazio per la preghiera e il raccoglimento: a molti sembra strano che il tempo dedicato alla spiritualità non si ripercuota negativamente sulla resa lavorativa, ma è proprio quanto accade. Anzi: la differenza, per esempio, tra la quantità di grano raccolta da Isidoro e quella di altri contadini contribuisce a creargli la fama di santo, in quanto sarebbe aiutato, nelle operazioni quotidiane, da figure angeliche che dissodano la terra al suo posto.

La Spagna in cui vive Isidoro è oggetto di conquista da parte degli arabi. Quando anche Madrid vede l’arrivo degli Almoravidi, il giovane ripara a Torrelaguna, dove sposa la donna che ama, Maria Tobiria. Entrambi manifestano grande cura verso i poveri, che cercano di sfamare, per quanto possono. Isidoro muore il 15 maggio 1130. È stato canonizzato il 12 marzo 1622 da papa Gregorio XV, insieme a campioni della cristianità come Ignazio di Loyola e Francesco Saverio. Anche la moglie verrà beatificata. Le reliquie di Isidoro sono venerate nella cattedrale di Madrid, città di cui è patrono.

Si festeggiano anche: sant' Eutizio di Ferento, martire; il beato Egidio da Vauzela, domenicano; san Severino di Settempeda, vescovo; san Ruperto.

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