Oggi si ricorda santa Giuseppina Bakhita

Massimiliano La Neve
Si festeggiano anche: san Girolamo; la beata Giuseppina Gabriella Bonino; san Laureato, martire
Santa Giuseppina Bakhita
Santa Giuseppina Bakhita
AA

La santa che si celebra oggi non ha un proprio nome: l’appellativo «Bakhita» (cioè, «fortunata») è quello che le viene assegnato dai venditori di schiavi che la rapiscono, bambina di sette anni, strappandola dal villaggio in cui è nata, in Sudan, intorno al 1869. Allontanata dalla famiglia, non vedrà più nessuno dei suoi parenti e lei stessa perderà la memoria della propria anagrafe.

Trattata come un animale, picchiata furiosamente, la bambina per vari anni passa di padrone in padrone fino a quando, nel 1882, viene comprata a Kartum dal console Italiano Calisto Legnani. Il diplomatico la tratta certamente bene, ma la ragazza è considerata pur sempre una schiava e in questi termini è «regalata» ad una famiglia di Genova, i Michieli, che, apprezzandola, la vogliono come bambinaia.

Quando la piccola di casa Michieli è ospitata dalle Suore Canossiane di Venezia, Bakhita, che l’accompagna, si accosta alla fede cristiana. In seguito, è battezzata con il nome Giuseppina e, ottenuta la libertà dopo un contrasto con i Michieli, entra tra le stesse Canossiane. Nel 1896 è trasferita in un convento di Schio (Vicenza), diventando un esempio di umiltà.

Muore l'8 febbraio del 1947, dopo anni di gravi sofferenze, provocate dagli effetti delle sevizie patite al tempo della durissima schiavitù in Africa. Il luogo della sepoltura diventa presto una meta per i fedeli che la invocano perché interceda per loro. È stata beatificata nel 1992 e canonizzata nel 2000.

Si festeggiano anche: san Girolamo; la beata Giuseppina Gabriella Bonino; san Laureato, martire.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.