Oggi si ricorda san Vincenzo Romano

San Vincenzo Romano nasce a Torre del Greco (Napoli) nel 1751 e muore il 20 dicembre 1831. Beatificato da papa Paolo VI nel 1963, è stato poi canonizzato, proprio insieme al papa bresciano, nel 2018.
Vincenzo, in seminario, ha tra gli insegnanti il futuro sant’Alfonso Maria de’ Liguori. È ordinato sacerdote nella sua Torre del Greco. Dopo la violenta eruzione del Vesuvio del 1794, Torre del Greco è distrutta: la maggior parte dei cittadini è in salvo, ma case e campi sono devastati, come la monumentale chiesa di Santa Croce. Don Vincenzo si adopera in prima persona nella faticosa opera di ricostruzione.
Il Martirologio Romano lo commemora oggi, mentre nel Napoletano è celebrato il 29 novembre. Detto «o prévete fatigatore», don Vincenzo si mette al servizio del prossimo anche attraverso un’opera di predicazione continua e instancabile. Adotta in ambito pastorale, si dirà, la tecnica della «sciabica», pratica con cui i pescatori definivano la pesca a strascico. Vincenzo predica cioè all’aperto, agli incroci delle strade, dove vive il popolo: avvicina quanti non frequentano la Chiesa, sentendosene lontani, e li cattura nelle sue «retate di anime».
Si festeggiano anche: il beato Michele; san Liberato; il beato Giovanni de Molina, mercedario.
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